domenica, novembre 14, 2010
Nel 2030 previsti 438 milioni di malati. Attualmente in italia sono 3 milioni. Trecento milioni di persone colpite nel mondo, pari all'intera popolazione degli Stati Uniti o a sei volte quella dell'Inghilterra. Sono i malati di diabete, malattia che miete 4 milioni di vite all'anno, una ogni 10 secondi e conta 3 milioni di malati in Italia, pari al 5% della popolazione (era il 2,5% negli anni '70).

di Teresa Carbone

Ansa.it - L'Organizzazione Mondiale della Sanita', ha paragonato la diffusione del diabete ad una epidemia, con stime di crescita sembrano inarrestabili. E non si puo' piu' circoscrivere la diffusione di questa patologia ai Paesi sviluppati, dal momento che i picchi piu' significativi si registrano nei Paesi poveri o in via di sviluppo, dove sono penetrate, negli stili alimentari, le abitudini occidentali peggiori, basate sul cosiddetto junk-food, cibo-spazzatura a buon mercato. Un esempio su tutti e' quello della Cina, primo Paese al mondo per numero di malati di diabete (92,4 milioni), seguito dall'India (50,8 milioni). Secondo l'International Diabetes Federation (Idf) entro il 2030 ci saranno 438 milioni di persone che dovranno convivere con il diabete e la spesa sanitaria superera' i 490 miliardi dollari, a fronte dei 376 attuali. Alla luce di queste cifre si apre domani la Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra dal 1991 sempre il 14 novembre, per ricordare la nascita di Sir Frederick Banting, pioniere della ricerca su questa malattia. L'Idf ha organizzato decine di manifestazioni in 160 Paesi del mondo e tra queste, l'illuminazione di molti monumenti con una luce blu, colore simbolo dell'evento. L'obiettivo e' quello di rafforzare la consapevolezza della popolazione e prevenire la malattia attraverso la conoscenza dei fattori di rischio che sono, oltre alla familiarita', il sovrappeso, l'obesita' e la mancanza di movimento fisico. In Italia, in 500 piazze delle principali citta', saranno allestiti presidi diabetologici dove i cittadini potranno effettuare gratuitamente l'esame della glicemia e si potra' compilare un questionario diagnostico per scoprire la percentuale di rischio diabete da qui a 10 anni. Nella comunita' scientifica, ormai, c'e' consenso sul fatto che il diabete aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari. La prestigiosa rivista Lancet ha recentemente pubblicato uno studio dell'universita' di Cambridge, secondo il quale il diabete raddoppia il rischio di malattie cardiovascolari, inclusi infarti e ictus. Una ricetta per tenere lontano il diabete esiste e si basa sulle ''4M'', che stanno per monitoraggio della glicemia, mangiare sano, movimento fisico e medicine (ipoglicemizzanti o insulina) per chi gia' ne soffre. (continua a leggere)


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