lunedì, novembre 15, 2010
Da giorni i pellegrini, in arrivo da tutto il mondo, si stanno radunando in una immensa tendopoli nei pressi dei luoghi sacri.

di Stefano Paolis

Ansa.it - Oltre due milioni di pellegrini musulmani hanno iniziato ieri i riti del pellegrinaggio alla citta' santa islamica della Mecca, in Arabia Saudita, tra le ennesime innovazioni per garantire la loro sicurezza, e tra minacce e smentite di presunte trame di al Qaida per colpirli. Da giorni i pellegrini, in arrivo da tutto il mondo, si stanno radunando in una immensa tendopoli nei pressi dei luoghi sacri, da dove partiranno ogni mattina, per cinque giorni, per compiere tutti quei riti che rappresentano un dovere per ogni buon musulmano che sia fisicamente ed economicamente in grado di compierlo almeno una volta nella vita. Ma al di la' delle condizioni fisiche, quelle economiche diventano sempre piu' impegnative, con i costi che aumentano in media del tre per cento annuo, come notano diverse fonti, sottolineando che il viaggio costa circa 2.700 dollari per un pellegrino indiano, oltre 3.200 per uno del Bangladesh o dell'Indonesia; nonostante le sovvenzioni statali.

La domanda pero' continua a salire altrettanto costantemente, e le autorita' saudite continuano a investire in infrastrutture per cercare di garantire che il tutto si svolga nella massima serenita', e per scongiurare le tragedie del passato, in cui a piu' riprese sono morti decine e anche centinaia di persone in incendi e incidenti vari, speso causati dal grande affollamento. In questo senso, quest'anno la novita' e' la Al Mashaar Al Muqadassah, ovvero 'la metro dei Luoghi santi', uno dei progetti piu' significativi del regno nel settore dei trasporti pubblici. Nei prossimi giorni sara' ancora 'in rodaggio' e lavorera' solo al 35 per cento delle sue possibilita', ma dal 2011 operera' a pieno regime e avra' almeno 20 treni.

Evitare gli incidenti e' pero' l'unico cruccio delle autorita' locali. La scorsa settimana il ministro dell'Interno, Nayef bin Abdul Aziz, alla domanda se Al Qaida possa compiere attentati contro i pellegrini alla Mecca ha cautamente risposto: ''Non possiamo escludere nulla, ma siamo pronti a prevenirli''. Oggi la smentita, o presunta tale, dei diretti interessati: ''Siamo contrari a qualsiasi crimine contro i pellegrini (...) l'Hajj (il pellegrinaggio) e' un pilastro dell' Islam e siamo assolutamente determinati a non versare il sangue dei musulmani'', ha affermato via internet l'Aqpa (Al Qaida nella penisola Araba). Certo e' che, per garantire la sicurezza, Riad ha messo in campo molte decine di migliaia di agenti, ben armati e dotati di sofisticate apparecchiature. Una evoluzione, rispetto a quando probabilmente erano forse solo scimitarre e pugnali a proteggere qualche centinaio di fedeli 14 secoli fa, nell'anno 632 dopo Cristo, quando accompagnarono il profeta Maometto da Medina alla Mecca nell'itinerario e nei riti che per la prima volta venivano compiuti solo da musulmani (fino a quel momento pellegrini alla Mecca erano stati anche cristiani e pagani), diventando poi uno dei cinque pilastri fondamentali della religione islamica.

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