venerdì, dicembre 31, 2010
"Famiglia Cristiana" compie 80 anni di impegno informativo e formativo

Radio Vaticana - Un impegno che in questo difficile momento - scrive il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano: "Assume un significato ancora più profondo che induce a guardare alla famiglia come risorsa preziosa e insostituibile per il progresso e lo sviluppo di una società aperta e solidale, secondo la lungimirante visione" della Costituzione italiana. Don Antonio Sciortino, direttore della rivista dei Paolini, ripercorre la storia di "Famiglia Cristiana" al microfono di Rosario Tronnolone: ascolta.

R. – Come lei ha detto, "Famiglia Cristiana compie" 80 anni. E’ nata nel Natale del 1931 per iniziativa del Beato Giacomo Alberione, fondatore dei Paolini, che ha fondato questo Istituto, riconosciuto nella Chiesa, per evangelizzare attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Nel ‘31 dà vita a questa rivista per le famiglie, perché riconosce in esse le cellule vitali della società e della Chiesa: una rivista molto semplice, nata per informare, per formare e per servire la famiglia. Il principio era quello di parlare di tutto cristianamente ed è rimasto tuttora il nostro principio, il nostro Dna, la nostra linea guida, perché non c’è nessun argomento che deve essere tabù. Si parlava già allora, quindi, di tutto quello che interessava la famiglia, dal punto di vista materiale e concreto, ma anche attraverso risposte che avevano a che fare con le esigenze dell’anima. Questo lo si poteva fare avendone la competenza necessaria, perché fin dall’inizio si è cercato di avere tutte le competenze necessarie per affrontare i problemi che riguardano la famiglia, tutti i problemi - dall’educazione dei ragazzi, ai giovani, agli anziani, alle coppie, al matrimonio e così via – purché si sapessero situare dal punto di vista cristiano. Ancora oggi diciamo che nessun argomento per noi è tabù, purché ne abbiamo la competenza necessaria e purché sappiamo situarlo dal punto di vista cristiano. Il nostro punto di vista, con cui affrontiamo la realtà e con cui parliamo alle famiglie è sempre quello illuminato dal Vangelo e dalla Dottrina sociale della Chiesa.

D. – Se qualcuno – per ipotesi – non conoscesse "Famiglia Cristiana" e lei dovesse oggi presentare questo settimanale, che cosa direbbe? Che cos’è "Famiglia Cristiana"?

R. – In un momento in cui la famiglia è tanto attaccata, tanto bistrattata ed è però al tempo stesso la risorsa principale di questo Paese, perché questo Paese sta in piedi grazie alla famiglia, "Famiglia Cristiana" è la rivista di tutta la famiglia, perché all’interno di essa tutti i componenti della famiglia possono trovare uno spazio a loro riservato: dai ragazzi, ai giovani, alle coppie che si preparano al matrimonio, a coloro che vivono già il matrimonio, agli anziani. La famiglia è la chiave di lettura con cui noi affrontiamo tutta la realtà. Una rivista completa, una rivista di valori che aiuta davvero a decifrare una società oggi tanto, tanto difficile da capire, in un momento di lassismo e relativismo morale. (ap)

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