martedì, gennaio 25, 2011
Appello di Bagnasco: 'Nubi preoccupanti sul Paese. Superare scontro tra poteri'. ''Nubi ancora una volta preoccupanti si addensano sul nostro Paese''.

Ansa,it - Sono le parole d'apertura scelte dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nella prolusione pronunciata per l'avvio del Consiglio Episcopale Permanente in corso ad Ancona. ''Un Paese complesso - ha aggiunto poi nelle battute finali del suo intervento - richiede saggezza e virtu' ''
Di seguito i principali punti del suo intervento.

C'E'CHI CHIEDE PERCHE' TANTE INDAGINI - ''Si moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci - veri o presunti - di stili non compatibili con la sobrieta' e la correttezza, mentre qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l'ingente mole di strumenti di indagine''.''In tale modo, passando da una situazione abnorme all'altra - avverte Bagnasco - e' l'equilibrio generale che ne risente in maniera progressiva, nonche' l'immagine generale del Paese''.

PAESE SUPERI FASE DI SCONTRO TRA POTERI - "Bisogna che il nostro Paese superi, in modo rapido e definitivo, la convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre più minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionale, per la quale i poteri non solo si guardano con diffidenza ma si tendono tranelli, in una logica conflittuale che perdura ormai da troppi anni".

GENTE GUARDA SGOMENTA SCENA PUBBLICA - ''La collettivita' guarda sgomenta gli attori della scena pubblica, e respira un evidente disagio morale''. ''La vita di una democrazia - ha aggiunto - si compone di delicati e necessari equilibri, poggia sulla capacita' da parte di ciascuno di auto-limitarsi, di mantenersi cioe' con sapienza entro i confini invalicabili delle proprie prerogative''.

RUBY: FARE CHIAREZZA PRESTO E IN SEDI APPROPRIATE - "E' necessario fermarsi - tutti - in tempo, fare chiarezza in modo sollecito e pacato, e nelle sedi appropriate, dando ascolto alla voce del Paese che chiede di essere accompagnato con lungimiranza ed efficacia senza avventurismi, a cominciare dal fronte dell'etica della vita, della famiglia, della solidarietà e del lavoro".

NO A FACILI GUADAGNI E MERCIMONIO DI SE' - Nella realta' odierna troppo spesso prevale ''una rappresentazione fasulla dell'esistenza, volta a perseguire un successo basato sull'artificiosita', la scalata furba, il guadagno facile, l'ostentazione e il mercimonio di se' ''. E le prime vittime sono i giovani, perche' ''il disastro antropologico in qualche modo si compie a danno soprattutto di chi e' in formazione''.

CASINI: GOVERNO PDL SENZA PREMIER - Dentro al Pdl "ci sono personalità autorevoli che potrebbero guidare un governo "senza", ma non "contro", Berlusconi, che potrebbe conservare il ruolo di leader del centrodestra e dedicarsi a chiarire la sua posizione personale. Al di là di quel che dicono tutti i giorni in tv, credo che nel Pdl siano in tanti a pensarla così. Sarebbe una via d'uscita ragionevole. Altrimenti non restano che le elezioni". E' quanto afferma alla Stampa Pierferdinando Casini spiegando che "se nasce un altro governo, i responsabili non sarebbero solo quelli che si sono costituiti in gruppo. Ci saremmo anche noi". Casini precisa che "non è il caso Ruby che cambia qualcosa, ma la reazione di Berlusconi che addirittura evoca il tentativo di un colpo di Stato". Per questo chiede che il Cavaliere si spieghi "come fece Clinton con Lewinsky". "Quando le cose si chiariscono - spiega - i giudizi diventano più razionali". D'altronde, osserva Casini, "Berlusconi non può credere di convincere l'opinione pubblica che Ruby sia una santa e che i magistrati che indagano su un caso di prostituzione minorile che lo coinvolge meritino addirittura una "punizione". Ma per chi ci ha preso?". In caso di urne, Casini assicura che quelli del Terzo Polo sono "prontissimi" mentre su eventuali accordi elettorali con il Pd afferma: "Se si va al voto, ci saranno stavolta tre aree e tre scelte possibili per gli elettori: destra, centro e sinistra. Eventuali intese si vedranno al momento opportuno. Ieri Veltroni ha parlato con grande equilibrio e serietà e ha bocciato ancora una volta l'idea di una sinistra che sceglie di imbarcare tutto e il contrario di tutto. Bersani sa come la penso. Un dialogo proficuo richiede scelte chiare dal Pd".

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