giovedì, gennaio 06, 2011
Passa ad Alessandria la vigilia di Natale, col suo carico di dolore, ma senza nuovi attacchi o violenze. La chiesa dei Santi, a sei giorni dall'attentato nel quale hanno perso la vita 23 persone, ha riaperto le porte per accogliere donne rigorosamente in nero e uomini con sciarpe con la scritta 'Il dolore del 2010'.

Ansa.it - I prelati della chiesa indossavano delle spille con la scritta: ''Pregate per coloro che vi attaccano e per coloro che vi perseguitano'' e alcuni di loro indossavano anche magliette sulle quali erano stampate le foto delle 23 persone che hanno perso la vita nell'esplosione davanti alla chiesa, proprio al termine della messa di Capodanno. Le foto delle vittime erano appese anche ai muri della chiesa, accanto all'immagine di un Cristo con le braccia aperte sopra un brano di un salmo che recita: ''Il sangue dei martiri battezza ogni parte della Chiesa dei Santi''. La citta' di Alessandria e' arrivata alla vigilia di Natale sotto pesantissime misure di sicurezza e malgrado lo schieramento imponente di forze, anche su elicotteri che hanno pattugliato il cielo della citta' per tutta la giornata, hanno continuato a rincorrersi voci su allarmi bomba. In effetti, a poche ore dall'apertura della chiesa di Anba Antonius nella citta' di Minya, nell'alto Egitto, e' stata trovata una scatola contenente pezzi di metallo e polvere esplosiva, che e' stata consegnata agli agenti di sicurezza. Ad Alessandria come al Cairo numerosi musulmani hanno espresso solidarieta' alla comunita' copta e si sono offerti di partecipare alle messe di Natale. Ma il patriarcato copto della citta' ha preferito dedicare la cerimonia di questa sera al lutto e al ricordo delle vittime non consentendo l'accesso ai musulmani. Anche le autorita' della sicurezza si sono opposte all'idea di fare scudi umani attorno alle chiese, ma nonostante questo divieto alcune centinaia di musulmani hanno organizzato una marcia silenziosa con candele, in prossimita' della Chiesa dei Santi questa sera. Hanno issato cartelli con la scritta ''il nostro destino e' comune'' e ''no al terrorismo'' per esprimere la loro vicinanze ai cristiani e condividere il loro dolore.

IL CAIRO - Si moltiplicano le iniziative di solidarieta' dei musulmani, che in molte parti d'Egitto stanno cercando di organizzare veri e propri scudi umani attorno alle chiese, stasera per la messa del Natale copto.
L'iniziativa, nata su Internet dopo il devastante attentato di Capodanno alla chiesa dei Santi di Alessandria, potrebbe non andare pero' in porto per motivi di sicurezza. In due grandi quartieri del Cairo la sicurezza locale ha proibito una simile iniziativa, ritenendola troppo difficile da gestire. Molti musulmani, singolarmente, hanno comunque deciso di partecipare alla messa di Natale a fianco di vicini e amici copti per mostrare la loro solidarieta'. Non ci saranno probabilmente stasera ad Alessandria, dove il patriarcato ha deciso di dedicare la cerimonia internamente al lutto per i fedeli morti nella notte di capodanno. Ma sabato e' stato organizzato un incontro nella cattedrale della citta', che sara' aperta a tutti coloro che vorranno portare il loro sostegno e vicinanza alla comunita' cristiana. Nei giorni scorsi erano circolate voci secondo le quali la chiesa copta avrebbe impedito l'accesso ai musulmani delle proprie chiese, circostanza nettamente smentita da uno stretto collaboratore del capo della chiesa copta ortodossa Shenuda III. ''I musulmani sono benvenuti per condividere le nostre preghiere e le nostre sofferenze'', ha affermato. Domani, giorno di Natale, sono numerose le iniziative di solidarieta' lanciate da semplici cittadini e da partiti politici. Dodici marce sfileranno nel paese su sollecitazione di ong a di attivisti politici. Un invito lanciato sul sito in memoria di un blogger pestato a morte dalla polizia ad Alessandria a partecipare, domani, ad una marcia silenziosa in nome della solidarieta' e dell'unita' nazionale in poche ore ha raccolto 15.000 adesioni. L'imam di Al Azhar Ahmed Tayyeb ha guidato un sit in di solidarieta', ma la prova del fuoco sara' domani, quando si terranno le preghiere del venerdi', giorno sacro per i musulmani. Le autorita' hanno invitato i predicatori a non essere incendiari e a fare riferimento alle parole di apertura e tolleranza di Maometto nei confronti dei non musulmani.

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