Sul web si scagliano fra l'altro contro "gli uomini barbuti che vanno in giro con i loro fucili e abusano del loro potere".
Ansa.it - Allo scopo di "rompere il muro di silenzio" che sembra avvolgerli, alcuni giovani di Gaza hanno lanciato su internet un urlo di disperazione che sta raccogliendo negli ultimi giorni una eco crescente, nella Striscia, nel mondo arabo e altrove. "Hamas fottuto. Israele fottuto. Fatah Fottuto. Onu fottuta. Usa fottuti" esclamano i ragazzi e le ragazze, convinti che nelle condizioni politiche attuali il loro futuro sia ormai compromesso. "Noi, giovani di Gaza, siamo stufi di Israele, di Hamas, della occupazione, delle violazioni dei nostri diritti civili, della indifferenza della comunità internazionale".
Con una buona dose di coraggio, i ragazzi si scagliano fra l'altro contro "gli uomini barbuti che vanno in giro con i loro fucili e abusano del loro potere": una evidente allusione ai servizi di sicurezza di Hamas che di recente hanno chiuso a Gaza la rete di club sociali al-Sharek. "Non è questo il futuro che vogliamo" scrivono ancora i ragazzi.
"Vogliamo essere liberi, vogliamo vivere una vita normale, vogliamo pace. Stiamo chiedendo troppo ? ". A Gaza questo messaggio ha destato immediata attenzione. Diverse reti televisive arabe hanno cercato di intervistare gli autori del 'Manifesto'. Ma questi per ora preferiscono abbassare il loro profilo, "per evitare manipolazioni".
Ansa.it - Allo scopo di "rompere il muro di silenzio" che sembra avvolgerli, alcuni giovani di Gaza hanno lanciato su internet un urlo di disperazione che sta raccogliendo negli ultimi giorni una eco crescente, nella Striscia, nel mondo arabo e altrove. "Hamas fottuto. Israele fottuto. Fatah Fottuto. Onu fottuta. Usa fottuti" esclamano i ragazzi e le ragazze, convinti che nelle condizioni politiche attuali il loro futuro sia ormai compromesso. "Noi, giovani di Gaza, siamo stufi di Israele, di Hamas, della occupazione, delle violazioni dei nostri diritti civili, della indifferenza della comunità internazionale".
Con una buona dose di coraggio, i ragazzi si scagliano fra l'altro contro "gli uomini barbuti che vanno in giro con i loro fucili e abusano del loro potere": una evidente allusione ai servizi di sicurezza di Hamas che di recente hanno chiuso a Gaza la rete di club sociali al-Sharek. "Non è questo il futuro che vogliamo" scrivono ancora i ragazzi.
"Vogliamo essere liberi, vogliamo vivere una vita normale, vogliamo pace. Stiamo chiedendo troppo ? ". A Gaza questo messaggio ha destato immediata attenzione. Diverse reti televisive arabe hanno cercato di intervistare gli autori del 'Manifesto'. Ma questi per ora preferiscono abbassare il loro profilo, "per evitare manipolazioni".
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