lunedì, gennaio 10, 2011
In missione per il progetto “Accendiamo la Speranza”

«Il Kosovo? Un cesso a cielo aperto» questo il benvenuto rivolto ai nostri volontari al confine tra Serbia e Kosovo dal soldato della Kfor. «Alzate i finestrini, chiudete le porte e non fermatevi per nessun motivo fino a Mitrovica» ha continuato. Così è iniziata la prima missione ufficiale de l’Uomo Libero onlus in Kosovo, nell’ambito del progetto di solidarietà internazionale denominato “Accendiamo la Speranza” che, nella sua prima fase, prevede la fornitura di generatori elettrici alla scuola di Osojane e l’ospedale di Gnijlane, la cui attività è gravemente compromessa dalla costante mancanza di energia.

A dieci anni dall’aggressione della NATO, molti paesi, soprattutto quelli popolati dalle minoranze non albanesi, versano tutt’ora in una grave situazione di disagio e difficoltà, per non parlare degli effetti dei bombardamenti all’uranio impoverito, che provocano ancora morte e dolore.

La visita dei luoghi e l’incontro con il direttore della scuola, il sindaco, la dottoressa responsabile della struttura sanitaria e la gente comune, hanno permesso di gettare le basi per lo sviluppo di una seconda fase del progetto, garantita e supportata dal coinvolgimento della Comunità Giovanile di Busto Arsizio, partner nell’elaborazione delle soluzioni, e da CasaPound Italia che ha aderito entusiasticamente.

Gli obiettivi specifici della seconda fase e le modalità di completamento delle stesse sono ora in fase di elaborazione, completamento e studio e verranno presto resi noti e pubblicati sul sito.

È comunque possibile contribuire fin da subito al progetto “Accendiamo la Speranza” con una donazione sul cc n.° IT 54 D0521635320000000029783 (intestato a “l’Uomo Libero” onlus).

I diari di viaggio, le foto e i video della missione sono disponibili su: www.luomolibero.it

e sul canale TV de l'Uomo Libero: http://www.youtube.com/user/UomoLiberoOnlus

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