La donna è stretta collaboratrice di Shirin Ebadi. Nasrin Sotoudeh, in isolamento dal giorno del suo arresto e in sciopero della fame dal 22 settembre scorso, è stata condannata dalla sezione 26 del tribunale rivoluzionario a undici anni di carcere.
PeaceReporter - A rendere nota la condanna, arrivata dopo un processo cominciato il 15 novembre scorso, è stato il marito della donna, Reza Khandan, attraverso il Comitato dei reporter per i diritti umani: "Mia moglie ha ricevuto un anno di detenzione per il reato di propaganda contro il regime e un totale di dieci anni, cinque ciascuno, per reati contro la nazione e violazione del codice d'abbigliamento islamico (il velo, ndr) quando è apparsa in un filmato", reato addebitato alla donna in un secondo tempo. Nasrin Sotoudeh ha vinto il Premio per i diritti umani assegnato dall'Organizzazione Human Rights International di Bolzano nel 2008. Stretta collaboratrice di Shirin Ebadi, esponente della campagna "Un milione di firme" per cambiare le leggi discriminatorie contro le donne, Sotoudeh ha difeso molti attivisti dei diritti umani, attivisti per i diritti delle donne, di minori vittime di abusi, di bambini che rischiano l'esecuzione e, cosa che negli ultimi tempi deve aver fortemente irritato il regime, di dissidenti incarcerati per aver manifestato contro i brogli che hanno viziato l'elezione di Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza della Repubblica Islamica. I suoi legali hanno 20 giorni per inoltrare ricorso contro la sentenza.
PeaceReporter - A rendere nota la condanna, arrivata dopo un processo cominciato il 15 novembre scorso, è stato il marito della donna, Reza Khandan, attraverso il Comitato dei reporter per i diritti umani: "Mia moglie ha ricevuto un anno di detenzione per il reato di propaganda contro il regime e un totale di dieci anni, cinque ciascuno, per reati contro la nazione e violazione del codice d'abbigliamento islamico (il velo, ndr) quando è apparsa in un filmato", reato addebitato alla donna in un secondo tempo. Nasrin Sotoudeh ha vinto il Premio per i diritti umani assegnato dall'Organizzazione Human Rights International di Bolzano nel 2008. Stretta collaboratrice di Shirin Ebadi, esponente della campagna "Un milione di firme" per cambiare le leggi discriminatorie contro le donne, Sotoudeh ha difeso molti attivisti dei diritti umani, attivisti per i diritti delle donne, di minori vittime di abusi, di bambini che rischiano l'esecuzione e, cosa che negli ultimi tempi deve aver fortemente irritato il regime, di dissidenti incarcerati per aver manifestato contro i brogli che hanno viziato l'elezione di Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza della Repubblica Islamica. I suoi legali hanno 20 giorni per inoltrare ricorso contro la sentenza.
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