sabato, gennaio 01, 2011
L'emendamento alla legge mira ad abrogare la pena di morte per chiunque offenda l'Islam. Scoppiate a Karachi, le manifestazioni, incorraggiate dai partiti religiosi, si diffondono in diverse provincie.

PeaceReporter - In corso uno sciopero in Pakistan per protestare contro un eventuale modifica alle leggi sulla blasfemia. Incorraggiati dalle organizzazioni e dai partiti religiosi, molti manifestanti hanno inondato le strade e bloccato il traffico per opporsi all'abolizione della pena di morte per chiunque insulti l'Islam. Questo è il provvedimento disegnato da un membro del partito del popolo pakistano e dall'ex ministro dell'Informazione, Sherry Rehman.

Mentre il ministro deglli Affari religiosi critica il possibile emendamento alla legge sulla blasfemia, considerandolo non congruente alla politica del governo, le manifestazioni si susseguono a Karachi e nelle provincie del Sindh e del Punjab. Sciopero dei trasporti anche a Quetta, capitale della provincia meridionale del Balochistan. Organizzazioni a tutela dei diritti umani sostengono che spesso questa legge è stata strumentalizzata per perseguitare minoranze religiose. Le discussioni parlamentari sul provvedimento legislativo avvengono all'indomani della condanna a morte per Asia Bibi, una pakistana cristiana accusata di aver insultato il profeta Maometto durante un litigio con altri braccainti in un villaggio della provincia del Punjab nel giugno del 2009.

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