lunedì, gennaio 10, 2011
Il movimento multireligioso internazionale Religions for Peace pubblica il calendario 2011, nel 25.mo anniversario del primo incontro di preghiera per la pace ad Assisi con i rappresentanti delle religioni promosso da Giovanni Paolo II.

Radio Vaticana - Rosario Tronnolone ne ha parlato con il segretario generale della sezione italiana di Religions for Peace, Luigi De Salvia (ascolta).
R. – Siamo al 25.mo. anniversario dell’incontro di Assisi del 27 ottobre ’86, un anniversario speciale, che abbiamo voluto sottolineare. Quest’anno ci saranno molte iniziative a tutti i livelli per rinnovare quello spirito di Assisi. Abbiamo sentito il giorno di Capodanno, all’Angelus, che il Papa ha annunciato la sua intenzione di fare un pellegrinaggio ad Assisi con i leader delle altre religioni, proprio nel giorno dell’anniversario: il 27 ottobre 2011. Naturalmente è una giornata di svolta storica nel rapporto tra le religioni, che ha fatto imboccare la via del rispetto reciproco, di un rispetto reciproco accogliente, ed ha responsabilizzato tutti a lavorare per la pace, per la giustizia. Quindi, una giornata di portata storica che ha seminato molto: anche di fronte alle difficoltà presenti vediamo quanto sia stato importante che siano stati creati dei ponti, delle reti e così via, che arginano delle derive potenzialmente molto distruttive.

D. – E vediamo questo calendario: è un piccolo gesto, però un gesto quotidiano, perché lo guardiamo ogni giorno, quasi fosse un memento quotidiano appunto a questo dialogo, a questa possibilità che le religioni hanno di parlare tra loro e di lavorare insieme per la pace. Come è costruito questo calendario?

R. – Il lavoro è già un frutto della collaborazione con persone di differenti religioni che sono presenti in Religion for Peace in Italia. La maggioranza è cattolica ovviamente, ma ci sono valdesi, ebrei, musulmani, induisti, buddisti, sikh, bahai e così via. Quindi, è fatto con la loro collaborazione. Il significato di fondo è il rispetto per le spiritualità e l’accoglienza delle varie feste, cosa molto importante per costruire amicizia e relazioni positive.

D. – Nel calendario sono ovviamente segnate le feste...

R. – Tutte le feste di tutte le religioni e poi in breve ci sono notizie sulle varie religioni.

D. – E’ importante che le religioni si conoscano, perché possano superare le diffidenze reciproche e i germi di violenza che possono esistere nell’ignoranza dell’altro...

R. – Infatti, come ritorna insistentemente il cardinale Tauran: “Ascoltarsi, ascoltarsi e poi ascoltarsi ancora, conoscersi e così via”. Quanto ci è sconosciuto di per sé ci appare minaccioso. Quindi, eliminare gli equivoci, eliminare le rappresentazioni stereotipate, negative è un grande passo avanti.(ap)


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