lunedì, gennaio 10, 2011
La polizia ha sparato contro i manifestanti, appello dell'opposizione: cessate il fuoco. "Ferma condanna" degli episodidi violenza che stanno sconvolgendo in questi giorni la Tunisiae il rilascio immediato dei dissidenti detenuti: questa la posizione dell'Unione Europea sulla situazione in Tunisiaespressa oggi dall'Alto Rappresentante per la politica estera ela sicurezza dell'Unione, Catherine Ashton.

Ansa.it - Anticipando parte di un testo di una dichiarazione che la Ashton diffondera' nelle prossime ore, una portavoce dell'Alto Rappresentante Ue ha sottolineato la "preoccupazione" con cui Bruxelles assiste agli eventi di questi giorni in Tunisia ed ha espresso le piu' vive condoglianze alle vittime degli scontri. Da Bruxelles viene anche lanciato un appello per porre fine alle violenze e per la ripresa del dialogo con le parti sociali. La Ashton ricorda in particolare che il rafforzamento dei rapporti tra Tunisia e Ue richiede un forte impegno per il rispetto dei diritti umani e delle liberta' fondamentali.

ANCORA VIOLENZE, CRESCE BILANCIO MORTI - Tensione altissima e ancora violenze in Tunisia collegate alle proteste per la disoccupazione: mentre il bilancio delle vittime resta incerto (le cifre ufficiali parlano di 14 morti, ma secondo alcune testimonianze sono 28, e per altre fonti addirittura 50) i cadaveri di cinque giovani sono stati scoperti questa mattina nella citta' tunisina di Talah. Lo ha riferito l'avvocatessa Munia Bu Ali a radio Kalima, secondo cui i cinque sarebbero stati uccisi da esponenti della sicurezza tunisina.

Per tentare di calmare la situazione, il presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali, indirizzera' oggi un messaggio alla Nazione. Andra' in onda sulla rete televisiva e radiofonica nazionali, alle ore 14:00. Mentre manifestazioni di protesta sono in programma oggi in Tunisia, secondo fonti del Partito Democratico Progressista (Pdp), a Sfax e a Regueb. Tre dei cadaveri sono ancora, secondo l'avvocatessa, all'interno di una caserma e la polizia si rifiuta di consegnarli ai parenti. Altri due cadaveri, che la polizia sta cercando di identificare, sempre secondo quanto ha riferito Munia Bu Ali, sono stati trovati su una montagna vicina alla citta'. Mentre un settantenne si e' suicidato questa mattina nella citta' di Sfax per motivi legati al suo stato sociale ed economico.

Ali Belsadiq, questo e' il nome del settantenne, viveva solo ed era privo di mezzi di sostentamento. Intanto, incidenti sono avvenuti la scorsa notte a Jendouba (governatorato di Le Ke), secondo quanto hanno riferito abitanti del luogo. Dopo le ore 23 gruppi di persone, secondo i testimoni, avrebbero appiccato il fuoco ad autovetture della polizia ed assalito, incendiandola, una farmacia. La polizia non avrebbe fatto uso delle armi e non vi sarebbero feriti. La tensione e' particolarmente alta al centro del Paese, in particolare nei centri di Thala, Kasserine e Regueb, dove secondo le informazioni ufficiali ci sarebbero stati i morti, in seguito a quella che e' stata definita ''autodifesa'' delle forze di polizia ''attaccate'' dai dimostranti.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa