Ingiurie e altri epiteti offensivi nei confronti di qualsivoglia divinità sono una palese espressione di ignoranza che urta i credenti e qualsiasi essere umano. L’imprecazione diventa più grave quando è pronunciata nella pubblica via o, peggio, se veicolata dai media, quindi in televisione o radio…
del nostro Stefano Buso
Negli ultimi anni è successo di ascoltare bestemmie e imprecazioni in qualche programma televisivo o radiofonico. L’opinione pubblica si è indignata dinnanzi a queste squallide uscite, segno di un’ignoranza conclamata di chi le ostenta. Del resto, chi è avvezzo alla bestemmia difficilmente si smentisce, seppur al cospetto di un microfono o telecamera. Oltre al pessimo esempio che viene elargito a migliaia di spettatori, raramente sono seguite censure e provvedimenti disciplinari nei confronti del bestemmiatore e della trasmissione.
Ci sono casi che hanno fatto “storia” in tv, quasi si dovesse rincorrere una sorta di “bestemmia perfetta”. Diversi i volti noti che sono scivolati (si fa per dire) sulla bestemmia, quasi fosse snob o genuino farlo apertamente davanti a milioni di persone. La bestemmia, da qualunque parte provenga, è degna della peggior sottocultura, senza se e senza ma.
Bene ha fatto Avvenire e il suo direttore – Marco Tarquinio – a puntare l’indice nei confronti della puntata del Grande Fratello che ha visto un concorrente sciorinare un bestemmione da manuale. Sì, come non dare torto al Direttore quando afferma di aver cambiato itinerari televisivi? Se è palese che il format non ha colpe per le defaillances dei suoi concorrenti, è pur vero che ci si attendeva una consecutio sanzionatoria dell’accaduto. Anche se qualcuno ha prontamente enfatizzato la mancanza di premeditazione. E ci mancherebbe che bestemmiare in diretta fosse intenzionale…
Una solenne strigliata non sarebbe servita a cancellare l’ingiuria, per carità, ma a mostrare perlomeno una forma di ossequio verso i credenti e la Chiesa, visto che la bestemmia, affermazione ingiuriosa e oscena, offende il sentimento religioso dei fedeli. Oltre all’accaduto riprovevole, altro aspetto da stigmatizzare è l’indifferenza collettiva dinanzi a questo e altri episodi simili. Ed ecco l’aspetto nodale della questione: se un episodio così squallido è fatto passare come “evento occasionale” o “incidente di percorso”, cosa può realizzare l’uomo della strada? Dove è finito il confine tra lecito ed illecito, tra il plausibile e il non? In pratica, se la comunicazione che entra nelle famiglie tollera la bestemmia o la parolaccia di turno, se persino personaggi innominabili si macchiano di turpiloquio religioso, che razza di morale può arrivare alle menti più fresche e acerbe?
Oramai in questa società decadente e sempre più priva di regole etiche, la bestemmia (e anche altri reati) è condannabile una tantum, o in base alla situazione. Oppure censurabile solo se intenzionale. In verità un episodio offensivo lo è a prescindere senza alcuna giustificazione. Almeno così dovrebbe essere…
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Sono presenti 4 commenti
Allora , ma scusa tu che sei tanto credente ti permettiamo di ritenere uno che bestemmia un ignorante ? ... se tu sei credente e vuoi rispetto tu comincia a rispettare chi credente non è ( e chi non lo è non vede una bestemmia che come un' imprecazioni qualsiasi )... la tua intelligenza e rispetto di chi non la pensa come te dove sta ? Chi è più ignorante ? .... scusa ma vedo mediocrità da entrambe le parti
Non cadiamo per favore nell'ambiguità di paragonare chi è credente con chi non è credente, per determinare chi dei due è più acculturato... per giustificare o meno la bestemmia.
Conosco tanta gente "acculturata" e ben pasciuta che bestemmia alla grande, come conosco gente povera, ma davvero tanta, che non si permetterebbe mai di offendere un Dio qualsiasi anche se non lo prega...
Se un povero cristo che lavora 8 ore davanti alla pressa oppure con il martello pneumatico, oppure che zappa la vigna dove lavora, se ne esce con una bestemmia perchè gli capita un guaio mentre lavora, non la vedo come un espressione di ignoranza, ma come uno sfogo tutto sommato comprensibile. Ma quello che non sopporto e non ho paura di rinfacciarlo all'autore (e da buon siciliano non mi tiro mai indietro di fronte alle offese gratuite anche se non rivolte verso di me), è la bestemmia o il turpiloquio davvero gratuito e fatto in circostanze davvero banali, come lo è la partecipazione a una trasmissione idiota come il GF (personalmente, ritengo idioti non solo i partecipanti, anche gli autori, ma soprattutto chi la segue...).
Ben ha fatto il direttore dell'Avvenire a stigmatizzare la cosa. Ben farebbero tutti a cancellare dal proprio telecomando i canali di mediaset visto ha fatto finta di niente (anzi, magari con questo episodio ci ha guadagnato in fatto di audience...).
Non ho mai guardato una puntata del GF , non guardo programmi che non mi interessano e che ritengo altamente stupidaggini , perciò credo che il problema sta nella tv o in quelli che guardano certi programmi ? Io ho figli e non guardano stupidate alla tv sono cresciuti con ciò che gli abbiamo insegnato e fatto vedere , il problema alla base secondo me non è tanto là tv che cerca di far odiens e che fa creare post su internet come il tuo , ma chi sta a guardare certi programmi se non.ci fosse odiens verrebbero eliminati . E qua mi sorge una domanda ma chi è mediamente che guarda queste cavolate alla tv tanto che sta continuando da non so nemmeno quante edizioni ? Magari proprio il tuo vicino di casa .... purtroppo è ciò a cui è arrivata là società occidentale con pro e contro del caso .
Articolo dai toni accesi e che da cattolica apprezzo
Maria Pia
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