La 'transizione democratica' dell'Egitto inizia venerdì 11 febbraio, giorno in cui il popolo egiziano è riuscito a cambiare il corso della propria storia.
Il 'governo militare' da oggi ha preso pieni poteri in Egitto e condurrà il paese fino ad una transizione completa verso la democrazia, che sarà sancita dalle prossime elezioni legislative e presidenziali. Nel cosiddetto "comunicato numero 5" i militari offrono garanzie al popolo di ordine, stabilità e sicurezza. I punti elencati che regoleranno la vita degli egiziani per i prossimi sei mesi per ora non sembrano destare inquietudini tra la gente, che anzi sembra aver accettato di buon grado questo 'governo militare'. Gli osservatori internazionali per ora non esprimono particolari dubbi sulla "bontà" di tali promesse, ma certamente l'Egitto sarà un paese sotto osservazione, soprattutto da parte dei paesi vicini, in primis Israele.
Abbiamo chiesto all'inviata del Tg5 Mimosa Martini di raccontarci quali siano gli umori che animano l’Egitto in questi giorni di grandi cambiamenti.
di Fabio Gioffrè
Il 'governo militare' da oggi ha preso pieni poteri in Egitto e condurrà il paese fino ad una transizione completa verso la democrazia, che sarà sancita dalle prossime elezioni legislative e presidenziali. Nel cosiddetto "comunicato numero 5" i militari offrono garanzie al popolo di ordine, stabilità e sicurezza. I punti elencati che regoleranno la vita degli egiziani per i prossimi sei mesi per ora non sembrano destare inquietudini tra la gente, che anzi sembra aver accettato di buon grado questo 'governo militare'. Gli osservatori internazionali per ora non esprimono particolari dubbi sulla "bontà" di tali promesse, ma certamente l'Egitto sarà un paese sotto osservazione, soprattutto da parte dei paesi vicini, in primis Israele.
Abbiamo chiesto all'inviata del Tg5 Mimosa Martini di raccontarci quali siano gli umori che animano l’Egitto in questi giorni di grandi cambiamenti.
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