Il presidente yemenita accusa i manifestanti del sud di voler fomentare una spinta secessionista all'interno del Paese e quelli del nord di mirare al ripristino della monarchia.
Peacereporter - L'agenzia yemenita Saba informa che ieri il presidente Ali Abdullah Saleh ha accusato gli oppositori di cospirare "contro l'unità e l'integrità territoriale dello Yemen". Il presidente ha additato i manifestanti del sud di cercare di rilanciare la spinta secessionista che aveva fatto scoppiare una breve guerra civile nel 1994 e quelli del nord di mirare a ripristinare la monarchia alla guida del paese fino al 1962.
Saleh si è detto pronto a combattere "con ogni goccia del suo sangue per preservare il regime democratico" assieme alle forze armate.
Una fonte della sicurezza ha fatto sapere che ieri sono stati arrestati cinque membri del Movimento attivista del sud con l'accusa di avere fomentato le violenze durante una manifestazione svoltasi venerdì scorso. Si stima che le proteste di queste settimane abbiano fatto scendere in strada circa 100 mila manifestanti e che, secondo Amnesty international, ci siano stati 27 vittime: le ultime tre sono state uccise la scorsa notte durante la repressione di una manifestazione nella città di Aden.
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