del nostro collaboratore Gennaro Iasevoli
Sappiamo oggi esattamente quali siano le manifestazioni dello stalking e stiamo imparando anche a difenderci attraverso il monitoraggio degli atti di persecuzione e mediante le denunce tempestive delle pressioni ricevute, ma non ancora abbiamo toccato le radici del fenomeno, che trova le sue origini genetiche principalmente nella mente “bambina” degli uomini dotati di un’intelligenza che non cresce. Principalmente i maschi che abbiano un’origine genetica compromessa da nonni e genitori alcolizzati, drogati o luetici, mostrano già dopo i dieci anni ritardi intellettivi e tendenza al gioco infantile che poi si trasformano in fissazione, divenendo richieste assurde e pressanti nei confronti dei genitori, degli amici, dei conoscenti e dei partner.
Lo stalking è quindi soprattutto un gioco bambinesco realizzato dai soggetti, come detto, che hanno un’intelligenza che non cresce. Soltanto da pochi anni si sta osservando con più attenzione psicologica il modo di vivere di questi soggetti, che all’apparenza sono del tutto normali perché sono dei pacifici consumatori di beni e risorse, ma hanno un’intelligenza che si ferma all’età del gioco adolescenziale e non sono capaci di produrre sul posto di lavoro. Soprattutto i maschi creano problemi, mentre le donne borderline non sono notate nella società, perché il loro comportamento poco intelligente è camuffato dall’istinto materno e dai vezzi frequenti nel genere femminile.
Un grido d’allarme si sta lentamente sollevando, perché c’è molto da scoprire in questa massa planetaria di soggetti affetti da blocco precoce dell’intelligenza; essi hanno 25, 30, 40, 50 anni ma la loro intelligenza e la loro morale è e sarà sempre quella di un ragazzo di dodici anni o al massimo di quattordici, più o meno. Perciò per tutta la vita prenderanno fissazioni, perseguitando gli altri con richieste assurde. Vogliono sempre averla vinta, sfidano bambinescamente le mogli e gli amici col chiasso e con le distruzioni e se abbandonati dalle mogli non esitano ad uccidere i figli e a suicidarsi. E’ un grosso problema perché con l’aumento dell’uso delle droghe, dell’alcol puro addizionato alle bevande ghiacciate, delle malattie dipendenti da pratiche sessuali, è aumentato esponenzialmente il numero di questi soggetti “dall’intelligenza che non cresce” e non è del tutto azzardato dire che siamo quasi al 50 per cento dei nuovi nati. Un vero tsunami di nascite di soggetti a rischio la cui intelligenza smette repentinamente di crescere già dopo i dieci anni, dopo un primo rallentamento che già si nota ad otto anni: sono allegri, scherzosi e burloni, ma non smetteranno di scherzare con superficialità nemmeno a venti, trenta, quaranta e cinquanta anni, si aggregano al branco e cercano negli altri la loro guida. Sono creduloni ed amano le esperienze forti e fiabesche. Intanto collezionano per tutta la vita delusioni, scontri, incidenti, esclusioni sociali, divorzi e, se abbandonati, non si esimono da persecuzioni bambinesche, dispetti infantili e stalking, che talvolta culminano nell’omicidio-suicidio. Le persone nate con l’intelligenza bloccata da fattori genetici, (esseri umani sfortunati per colpa dei genitori malati, drogati, alcolizzati, afferenti a particolari aree degradate del pianeta) difficilmente riusciranno a recuperare, nonostante le più moderne terapie.
Pertanto una vera prevenzione sociale deve partire urgentemente da un’attenta diagnosi e da una sufficiente igiene alimentare e comportamentale.
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Sono presenti 4 commenti
Mah, molte cose mi lasciano perplesse in quest'analisi. Lo stalking è davvero sempre e comunque legato ad un'intelligenza "bloccata" di eterni e complessati bambinoni? E lo stalking di cui talvolta sono vittima gli uomini come si spiega? E ancora che cosa c'entra la genetica con lo sviluppo psicologico di bambini che hanno avuto la disgrazia di avere genitori drogati o alcolizzati? Da quando i comportamenti devianti si trasmettono per via genetica?
Riporto la risposta del professor Iasevoli
Ringrazio il gentile Lettore che ha dedicato qualche attimo a questo argomento che ci impegnerà moltissimo nei prossimi anni sul piano della prevenzione e su quello terapeutico, prima ancora che su quello produttivo e sociale.
Negli ultimi tempi è esploso il problema delle persone che non voglio separarsi dal partner o da conoscenti che nella loro immaginazione soddisfano i loro bisogni più svariati e fantasiosi. Queste persone sono deboli, ma ostinate oltre ogni limite nel loro desiderio e in pari tempo sono convinte di aver ragione e rifiutano bambinescamente ogni cambiamento imposto dalle regole civili, pertanto non dimostrano capacità di accettazione resiliente “capacità di adattamento” ( capacità di adattamento ed intelligenza sono in fondo la stessa cosa) e in effetti appaiono molto infantili e capricciosi.
L’ostinazione, la mancanza di adattamento, la scarsa intelligenza, l’isolamento e la insufficiente integrazione culturale e religiosa sono alcune caratteristiche che sempre più frequentemente si riscontrano negli stalker. Si sentono soli ma si isolano volontariamente; si sentono trascurati dal prossimo, ma non si rendono conto che sono egoisti, perchè si dimenticano dei bisogni degli altri e si aggrappano patologicamente alle “prede dei propri agguati” (conoscenti, partner, amici, familiari). Certamente vi sono anche moltissime donne che perseguitano gli uomini, ma più spesso, stranamente, prediligono martoriare altre donne per fermare il loro successo che le metterebbe in ombra. Purtroppo bisogna ancora migliorare l’informazione delle coppie, perchè lo sviluppo psicologico dei bambini che hanno avuto la disgrazia di avere genitori drogati o alcolizzati, è a rischio. Infatti se i bambini vengono concepiti in stato di ubriachezza o di tossicosi sono possibili ripercussioni cromosomiche ed altre complicazioni neurologiche che colpiscono alla base il naturale sviluppo dell’intelligenza, perchè i processi mentali hanno bisogno di un substrato cerebrale idoneo. Attenzione però a non generalizzare perchè la materia in discussione è estremamente complessa, infatti si conoscono molte patologie cerebrali, le cui cause rimangono incerte, che bloccano soltanto alcune funzioni fisiche e sensoriali ma lasciano sviluppare perfettamente l’intelligenza e consentono una vita professionale e di relazione ottima. Perciò dico anche che oggi bisogna mettere in conto effettivamente il sospetto che il disturbo cosiddetto borderline si manifesti in presenza di una dotazione neurale ipotecata geneticamente dal diffusissimo concepimento a rischio, sotto l’effetto di medicinali controindicati, alcool e sostanze nocive. E di fronte a questo fenomeno di dimensioni molto ampie che coinvolge la specie umana, ci troviamo con ovvie difficoltà scientifiche ad osservare in futuro la catena di errori e superficialità igieniche preconcezionali, (consumo di superalcolici, assunzione di sostanze tossiche, esposizione ad agenti inquinanti) che comportano tra l’altro, verosimilmente, anche le centinaia di nuove nascite di soggetti borderline la cui l’intelligenza si bloccherà nell’adolescenza, dando avvio a comportamenti a rischio.
La soluzione sta nel migliorare le conoscenze e la prevenzione.
Saluti carissimi,G.I.
Non posso che ringraziarla per una risposta così approfondita ed articolata.
gentile professor Lasevoli ho letto attentamente il suo articolo sperando arrivare ad una conclusione con un qualche contributo che non si limiti più alla semplice spiegazione del problema.."MIGLIORARE LE CONOSCENZE E LA PREVENZIONE" saprebbe dirmi a quale stadio di prevenzione siamo arrivati in italia?perchè essendo a stretto contatto con un problema simile sono sempre più convinta che in Italia siamo costretti a farci giustizia da soli!
cordiali saluti
Laura
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