mercoledì, marzo 09, 2011
Sarebbe di dieci morti e un centinaio i feriti, secondo il ministero della Sanità, il bilancio di scontri che ieri hanno opposto al Cairo cristiani copti e musulmani. Gli incidenti sono avvenuti lungo la strada che porta al quartiere di Moqattam, noto perché abitato dagli ‘zabbalin’, i raccoglitori di rifiuti in maggioranza cristiani.

Agenzia Misna - Secondo fonti locali della MISNA che preferiscono restare anonime, ancora questa mattina l’accesso al quartiere era bloccato da posti di blocco dell’esercito che avrebbe eseguito anche arresti. Lungo la strada, ancora evidenti, i segni degli scontri di ieri: sassi, cocci di bottiglia. Sulla base delle testimonianze raccolte, pare che siano stati esplosi anche colpi di arma da fuoco, che potrebbero però essere quelli sparati in aria dall’esercito per disperdere le due opposte fazioni.

Secondo prime ricostruzioni, circa 2000 persone, presumibilmente abitanti di Moqattam, hanno bloccato un’autostrada che passa per il loro quartiere e porta a quello di Helwan, nella parte meridionale della capitale dell’Egitto. L’iniziativa era stata presa per protestare contro la distruzione di una piccola chiesa ortodossa di periferia avvenuta la scorsa settimana. Gli scontri sono cominciati quando i cristiani sono stati confrontati da un gruppo di musulmani.

Secondo fonti locali della MISNA, la distruzione della chiesa all’origine delle proteste, era stata causata dai familiari di una ragazza musulmana che si opponevano alla relazione sentimentale di quest’ultima con un cristiano.

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