La società civile del continente africano si mobiliti e svolga un "ruolo sempre più attivo" nella prevenzione e contrasto dell'Aids.
Radio Vaticana - E' l'appello lanciato da Dakar, in Senegal, da Meskerem Grunitzky-Bekele, direttrice regionale per l'Africa occidentale e centrale di Unaids, l'organismo delle Nazioni Unite per la lotta al virus. In apertura di un Forum sull'Aids con al centro il tema dell'accesso universale alle terapie, la responsabile Onu ha sostenuto la necessità di un "nuovo tipo di lotta alla sindrome, più aderente alle realtà dei singoli Paesi". Pur rilevando "alcuni recenti progressi", l'alto dirigente di Unaids ha ammonito che "bisogna ancora agire sul fronte delle risorse finanziarie e sul rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali". (R.G.)
Radio Vaticana - E' l'appello lanciato da Dakar, in Senegal, da Meskerem Grunitzky-Bekele, direttrice regionale per l'Africa occidentale e centrale di Unaids, l'organismo delle Nazioni Unite per la lotta al virus. In apertura di un Forum sull'Aids con al centro il tema dell'accesso universale alle terapie, la responsabile Onu ha sostenuto la necessità di un "nuovo tipo di lotta alla sindrome, più aderente alle realtà dei singoli Paesi". Pur rilevando "alcuni recenti progressi", l'alto dirigente di Unaids ha ammonito che "bisogna ancora agire sul fronte delle risorse finanziarie e sul rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali". (R.G.)
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