martedì, marzo 08, 2011
“In questo giorno rendo omaggio alle donne del Medio Oriente e del Nord Africa, ed alle donne di tutto il mondo che stanno affrontando grossi rischi per lottare per la dignità, la giustizia ed i diritti umani, per sé stesse e per i loro compatrioti. In Egitto e in Tunisia le donne erano presenti su Twitter, su Facebook e per le strade”.

Agenzia Misna - Lo afferma Navi Pillay, Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite nel suo messaggio per la giornata internazionale della donna che si celebrra oggi, 8 marzo, quest’anno in un clima di cambiamento epocale per il mondo arabo dopo la caduta di due regimi, quelli di Zine el-Abidine Ben Ali e Hosni Mubarak, ma anche di una grave crisi in Libia.
“In questi momenti di transizione storica, è importante che (…) i diritti delle donne siano messi in cima alla lista delle nuove priorità” sottolinea la Pillay alla luce del rischio che “revisioni della costituzione e riforme siano intraprese senza la loro piena partecipazione (…) o che siano decisamente discriminatorie”. Rivolgendosi ai nuovi dirigenti al potere in Tunisia e in Egitto, il commissario Onu chiede che “lo Stato sostenga davvero la loro dignità, il valore delle donne con leggi, politiche e strategie che traducono queste parole in risultati tangibili (…) partecipazione, responsabilità e giustizia, equità sono le loro richieste, non negoziabili” insiste la Pillay.

Per l’alta responsabile Onu accesso all’istruzione – le donne rappresentano i due terzi dei 759 milioni di adulti analfabeti nel mondo – parità degli stipendi, parità sul lavoro, lotta alla discriminazione e piena partecipazione alla vita istituzionale dovrebbero rappresentare le priorità dei nuovi Stati che stanno per nascere, ma non solo, in termini di politiche femminili. In conclusione la Pillay formula l’augurio che “questi sono eventi storici e, auspicabilmente, precursori di grandi e duraturi cambiamenti. Cerchiamo ora di lavorare insieme per assicurare che l’interesse non svanisca con l’euforia”.

Nel centenario della Giornata internazionale della donna, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, fa notare che “notevoli passi avanti sono stati realizzati (..) anche se in troppi paesi e società, le donne sono ancora cittadine di seconda classe”. Il tema della giornata odierna scelto dall’Onu è quello della parità di accesso all’istruzione, alla formazione, alla scienza e alla tecnologia: strumenti chiave per migliorare salute e benessere della donna, dell’intera famiglia ma anche come opportunità di reddito e crescita.

Altro punto cruciale è, secondo Ban Ki-moon, la lotta “alla violenze sessuale deliberatamente e sistematicamente utilizzata per intimidire le donne e intere comunità in molte zone di conflitto”. Il segretario generale insiste sull’urgenza di porre fine all’impunità ma anche di “coinvolgere le donne in tutti gli aspetti di peacebuilding e peacekeeping”. Dal 1° gennaio è operativa, sotto la direzione dell’ex-presidente del Cile Michelle Bachelet, la nuova agenzia Onu dedicata alle donne, ‘UN Women’.

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