giovedì, marzo 10, 2011
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, riportiamo la dichiarazione di Navi Pillay, Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Vis - "In questo giorno, rendo omaggio alle donne del Medio Oriente e del Nord Africa, ed alle donne di tutto il mondo che stanno affrontando grossi rischi per lottare per la dignità, la giustizia ed i diritti umani, per sé stesse e per i loro compatrioti. In Egitto e in Tunisia, le donne erano presenti su Twitter, su Facebook, e per le strade. Le donne provenienti da tutti i ceti sociali marciavano insieme agli uomini, premendo per la rottura degli stereotipi di genere, desiderose di cambiamento, per i diritti umani e la democrazia.

Il lavoro, tuttavia, è lungi dall'essere concluso. In questi momenti di transizione storica in Egitto e Tunisia, è importante assicurare che i diritti delle donne non vengano messi da parte come fossero qualcosa da affrontare dopo che le 'cruciali' riforme vengono ottenute. I diritti delle donne dovrebbero essere in cima alla lista delle nuove priorità. Anche se le donne hanno svolto un ruolo importante nel processo di cambiamento, sono già state sollevate preoccupazioni circa la possibilità che le revisioni della costituzione e lo sviluppo delle riforme siano intraprese senza la loro piena partecipazione. In realtà, esistono segnali preoccupanti circa il contenuto di alcune proposte di riforma in Egitto, che pare essere decisamente discriminatorio. Le donne e gli uomini in Medio Oriente e in Nord Africa devono assicurare che non sia realmente così.

L'Istruzione ha giovato alle donne in Tunisia ed Egitto, migliorando i loro diritti umani, compresa la loro partecipazione alla vita politica ed economica dei loro paesi. Eppure, come altri membri della società, le donne hanno subito l'impatto della repressione, della corruzione e della mancanza di giustizia sociale. Molte donne in Tunisia ed Egitto hanno subito torture, sono state arbitrariamente arrestate e messe a tacere. La loro privacy è stata invasa e la loro vita familiare violata. Sono state le prime a soffrire i tagli dei posti di lavoro e continuano a rappresentare il più alto numero di disoccupati. Le differenze salariali tra gli uomini e le donne nel settore privato sono state sorprendenti. La rappresentanza nella vita pubblica è rimasta limitata. Inoltre, le leggi discriminatorie e le politiche basate sugli stereotipi di genere hanno continuato ad influenzare negativamente il loro lavoro.

Le donne in Medio Oriente ed in Nord Africa di oggi si aspettano che il loro stato lavori per il bene di tutti, non solo di alcuni. Esse si aspettano che lo stato sostenga la loro dignità e il loro valore, e adotti leggi, politiche e strategie che traducano queste parole in risultati tangibili. Si aspettano processi trasparenti ed inclusivi, che consentano alla loro voce di essere ascoltata e che le opinioni espresse siano prese sul serio. Si aspettano dibattiti pubblici ed un governo responsabile e affidabile che si occupi di diritti umani e di giustizia sociale. In altre parole, partecipazione, responsabilità e giustizia, ed equità sono le loro richieste, non negoziabili.

In tutto il mondo, permangono notevoli disparità tra l'accesso femminile e quello maschile all'istruzione, al lavoro ed ai salari. Nonostante le donne rappresentino i principali produttori di cibo al mondo ed i loro orari di lavoro siano più lunghi di quelli degli uomini, esse percepiscono solo il 10 per cento del reddito mondiale e possiedono meno di un per cento della proprietà in tutto il mondo. Le donne costituiscono quasi i due terzi dei 759 milioni di adulti analfabeti al mondo,. Anche nelle regioni con alti tassi di alfabetizzazione femminile, le retribuzioni delle donne continuano ad essere inferiori rispetto a quelle degli uomini, anche per lavori di pari valore. Mentre la parità di accesso all'istruzione svolge un ruolo chiave nell'empowerment femminile e nel miglioramento dell'uguaglianza di genere nel mondo del lavoro, chiaramente non è sufficiente a meno che la discriminazione sia affrontata de facto e de jure ad un livello più ampio.

Solo quando le donne partecipano pienamente al processo decisionale ed allo sviluppo delle istituzioni il loro punto di vista può essere realmente integrato. Il concetto di democrazia si realizza veramente solo nel momento in cui il processo decisionale politico è condiviso da uomini e donne, ed è garantita la piena partecipazione delle donne nella ricostruzione istituzionale.

La società in cui le donne sono escluse, formalmente o meno, dalla vita pubblica, non può essere descritta come veramente democratica, come il Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione contro le Donne ha messo in guardia più volte. Le donne devono essere in grado di plasmare il futuro dei loro paesi per essere coinvolte nelle riforme istituzionali fin dall'inizio. La piena partecipazione delle donne è essenziale non solo per la loro emancipazione, ma per il progresso della società nel suo insieme.

L'euforia in Egitto e in Tunisia è stata condivisa da uomini e donne di tutto il mondo. Questi sono eventi storici e, auspicabilmente, precursori di grandi e duraturi cambiamenti. Cerchiamo ora di lavorare insieme per assicurare che l'interesse non svanisca con l'euforia.

Facciamo in modo che i diritti delle donne siano alla base di questo nuovo inizio, e stiamo all'erta contro ogni possibile regresso.

Cerchiamo anche oggi di essere solidali con le donne che stanno lavorando per ottenere un cambiamento positivo nelle loro famiglie, nelle loro comunità e nei loro paesi, in ogni angolo del mondo".

Per saperne di più: http://pretoria.unic.org/news-a-media/1-latest/1649-international-womens...


Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

Gentile Direttore,
abbiamo il piacere di invitarla alla manifestazione "Donne del Mondo: ricchezza dell’Umanita e di Expo Milano 2015"


Il Centro Culturale Cinese a Milano, il Consolato Generale della Repubblica Bolivariana di Venezuela a Milano e CIRCLA, organizzano L’ evento "Donne del Mondo: ricchezza dell’Umanità e di Expo Milano 2015", che si terrà il prossimo 8 Marzo, dalle ore 20:30, nel Centro Culturale Cinese a Milano, ubicato in Via Giovanni Verga, 5, Milano (Zona Sarpi/Arena).
http://temi.provincia.milano.it/donne/news/newst.php?news=18440

Questa iniziativa si inserisce nelle attività commemorative del Giorno Internazionale della Donna promosse della Repubblica Bolivariana del venezuela in sinergia con l’istituzione e l’Associaioni di categoria che lavoranno con le comunità degli immigrati presenti nel territorio milanese.

L'evento si avvarrà della partecipazione di cinque donne provenienti da vari continenti - Africa, Europa ed America latina -, che affronteranno diverse tematiche atte ad evidenziare il ruolo della donna ai giorni d'oggi.

Confidiamo quella nostra iniziativa dara un contributo al processo di promozione dell'integrazione sociale, culturale e umana della donna in Italia, nel quale crediamo fermamente.

Il territorio del Comune di Milano, raccoglie donne provenienti da ogni angolo del mondo, sarà anunque una opportunità di trovare dei momento di dialogo e di confronto. E’ una opportunità per conoscere meglio la importante comunità cinese, che in questa iniziativa e parte del’organizzazione dell’iniziativa e apre le sue porte per trovare un dialogo interculturale con la società italiana.

in attesa di un suo gradito riscontro inviamo cordiali saluti.


HèctorDavid Villanueva
CIRCLA - Centro di Integrazione permanente di Rappresentanza della Comunità Latino-Americana
www.circla.org
Via Domenico Veneziano, 6 - 20139
Tel : 0039 338 3414438
Milano - Italia
e-mail : hectorvillanueva@libero.it

DIALOGO INTERCULTURALE, STRUMENTO DI PACE ED INTEGRAZIONE"
La sfida di oggi è passare da una società multiculturale a una interculturale,dove le identità culturali, etniche, religiose e sociali non entrino inconflitto, ma creino la convivialità delle differenze. Solo superando i punti di vista egocentrici e soggettivi, il pregiudizio e lo stereotipo, può diffondersi una sanaconvivenza umana, basata sull’accoglienza, il rispetto e la condivisione.
HèctorDavid Villanueva

Anonimo ha detto...

L’associazione 'Progetto Nuova Civiltà' organizza '1st International Fraternal Meeting of Civilizations'


Avrà luogo il 6-7-8 maggio 2011 alla Fiera di Pesaro, il “1st InternationalFraternal Meeting of Civilizations” che ha per tema “Ricchezza dell'umanità’: popoli, etnie, culture e religioni”. La manifestazione è organizzata dall’Associazione No Profit “Progetto Nuova Civiltà” ed è patrocinata dall’Assemblea Legislativa delle Marche, dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dal Comune di Pesaro.

Oggi la società è sempre più multietnica, multiculturale, multireligiosa e questo “Fraternal Meeting” intende favorire la conoscenza reciproca tra persone appartenenti alle molteplici realtà. Dall’incontro diretto, all’insegna della fraternità, non possono che scaturire buoni frutti, quali l’apprezzamento dei reciproci valori, il dialogo, la condivisione e la collaborazione in vista del futuro dell’umanità. Il Meeting è a carattere popolare e si svolgerà in un clima fraterno e gioioso. Vi parteciperanno Gruppi Etnici, Gruppi Musicali, Associazioni Umanitarie e Responsabili di Congregazioni religiose. Interverranno Relatori esperti nelle varie tematiche, per offrire linee di riflessione efficaci per affrontare la complessa problematica dei rapporti interculturali e il dialogo interreligioso, quali il Prof. Stefano Allievi, Docente di Sociologia delle Religioni all’Università degli Studi di Padova, che ha pubblicato di recente il libro “La Guerra delle Moschee” e la Prof. Katia Migliori, Docente di Retorica presso l’Università di Urbino e il Dr. David Monticelli, antropologo, autore del libro “Fissano il sole” sui nativi Americani. Inoltre vi parteciperà il Dr. Hèctor David Villanueva, esperto nel campo dell’Immigrazione-Integrazione e della Cooperazione Internazionale, presidente de CIRCLA www.circla.org.

Porteranno il loro valido contributo relatori che sono impegnati nel dialogo interreligioso quali la Dott.ssa Gabriella Lavorgna, Presidente dell’Associazione Mandir della Pace e il Dr. Giovanni Sarubbi, Direttore della Rivista Online “Il Dialogo”. Vi prendono parte rappresentanti delle Confessioni Cristiane e delle Organizzazioni religiose presenti in Italia, quali Padre Ottavio Raimondo, Missionario Comboniano; la Dott.ssa Laura Mulayka Enriello, Presidente dell’Accademia I.S.A. (Interreligious 2 Studies Academy) e responsabile per l’educazione della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana; il Dr. Guido Morisco, Direttore dell’Ufficio Relazioni Esterne del “Direttivo Nazionale Baha’i”. Alle due serate, il Festival Etnico e il Concerto dei Popoli, parteciperanno Artisti Etnici, cantanti e complessi musicali tra cui Roberto Bignoli, prestigioso rappresentante di “Christian Music”, i Gruppi Musicali “Kerigma” e “Nuova Civiltà” e ci sarà la partecipazione straordinaria dell’attore e regista Enzo De Caro che leggerà brani dei Nativi d’America.

E’ possibile prendere visione del Dépliant del Meeting, ed eventualmente scaricarlo, andando direttamente alla pagina del Sito dell’Associazione Progetto Nuova Civiltà: www.progettonuovacivilta.org. Per una via ancora più rapida, cliccando sull’indirizzo sottostante si va alla pagina che contiene il Dépliant del “Fraternal Meeting” da sfogliare con un sorprendente effetto realistico:http://www.progettonuovacivilta.org/Default.aspx?pageid=page33.

da Associazione Progetto Nuova Civiltà
www.progettonuovaciviltà.org

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