martedì, marzo 08, 2011
Il Corpo delle donne è un documentario (guardalo nello spazio video) di venticinque minuti sull’uso della donna in tv realizzato da Lorella Zanardo e altri collaboratori, che hanno voluto evidenziare l’immagine della donna che emerge dalla tv e l’immagine che le donne stesse hanno creato del mondo femminile. Nel documentario sono state selezionate, infatti, le immagini che più caratterizzano l’uso manipolatorio del corpo della donna. Uso o abuso.

della nostra collaboratrice Federica Scorpo

Un documentario, presentato lo scorso mese da Matrix in due puntate, che ha fatto molto clamore, soprattutto in quanto a ridosso delle manifestazioni in piazza organizzate dalle donne di tutta Italia (e non solo), dallo slogan ‘Se non ora quando?’. Un tema attualissimo che riguarda non solo il mondo delle donne e della tv, ma anche della politica. Dopo il caso Ruby, che ha coinvolto il Premier Silvio Berlusconi e alcuni esponenti della politica italiana, questa riflessione sulla donna è diventata centrale e fondamentale. 

Il documentario è diventato anche un libro dal medesimo titolo che raccoglie un anno di lavoro per l’Italia, con le discussioni e i commenti delle donne su questo tema sul blog www.ilcorpodelledonne.net . Proprio dal blog, è di ieri la notizia che la Zanardo è stata invitata dal Presidente della Repubblica Napolitano a partecipare alle celebrazioni della “Giornata internazionale della Donna” che si terranno martedì 8 marzo al Palazzo del Quirinale.

Lo scopo dell’intero progetto è educare le nuove generazioni ad un uso cosciente delle immagini e della tv. La preoccupazione principale è che lo stile di vita evidenziato diventi talmente normale da influenzare le generazioni più giovani, tramite immagini di donne perfette e ideali che distorcono la vera realtà, che illudono. D’altronde, siamo così bombardati da queste immagini volgari e umilianti che ci sembrano ormai la normalità. Ma normalità non sono, e questo documentario vuole semplicemente ricordarlo.

Da tutto ciò nascono anche delle riflessioni sull’Auditel, l’istituto rilevatore di ascolti, che però non valuta il contenuto delle trasmissioni (magari tramite un indice di gradimento). E così si è creato un sistema in cui le trasmissioni o le pubblicità sono realizzate solo per raggiungere il maggior numero possibile di telespettatori, e sovente sono utilizzati linguaggi e immagini poco consoni ai fini di un’informazione corretta ed educativa. Bisognerebbe riformare l’intero sistema e fare in modo che le trasmissioni e le pubblicità siano maggiormente controllate e cambino le priorità a favore di contenuti di qualità.

Come una goccia nell’oceano, questo documentario, il cui scopo è la diffusione nelle scuole, vuole dare un input importante e vuole ricordare che il corpo delle donne non è solo un corpo, ma molto altro.

È presente 1 commento

oennedi ha detto...

Brava Federica!
Ondina

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