Secondo l’ultimo rapporto di Almalaurea, la situazione dei laureati in Italia è nettamente in crisi
Già dal 2008 il numero di giovani che hanno conseguito la laurea in Italia si è ridotto. Sicuramente anche la crisi e la sfiducia hanno determinato quest’arresto, e le famiglie stesse non credo più che la laurea possa giovare, ma che anzi sia uno spreco di tempo e di denaro. Molti giovani sono costretti ad andare all’estero per guadagnare perché in Italia si rischia di rimanere precari per tutta la vita o quasi: la fuga dei cervelli è, a volte, l’unica soluzione. Questo accade perché in Italia s’investe poco nei giovani, che rappresentano invece la risorsa più importante per un paese.
Le statistiche parlano chiaro, il nostro paese non può non tenerne conto: occorre trovare soluzioni per aiutare i giovani.
I laureati che hanno trovato lavoro un anno dopo la laurea sono scesi del 7% (tra il 2007 e il 2009) mentre il calo delle iscrizioni all’università è del 9%. Nel 2009 è inferiore il numero dei laureati che hanno trovato lavoro, ma è difficile anche la situazione dei giovani che hanno conseguito una laurea negli anni precedenti. Anche le retribuzioni rimangono basse, soprattutto, per le donne. Secondo il rapporto, a cinque anni dalla laurea gli uomini guadagnano di più delle donne: la stima è di 1.519 contro 1.167 euro per quest’ultime.
Numeri che possono convincere dell’inutilità di spendere denaro ed energie per lo studio universitario. Un laureato, tuttavia, può comunque guadagnare di più di un diplomato e questo fattore non va sottovalutato. Come ha affermato il Presidente di Almalaurea, se un diplomato guadagna 100, un laureato guadagnerà 155. La laurea vale, ancora oggi, di più di un diploma: questi dati non devono scoraggiare perché la valenza degli studi universitari rimane sempre alta. Non si deve guardare solo ai guadagni iniziali ma all’arco di una vita: un laureato ha una possibilità in più di affermarsi professionalmente ed economicamente.
Studiare premia, a volte, alla lunga, ma è l’unico modo per essere competitivi in un mercato del lavoro sempre in mutamento. Inoltre, i laureati contribuiscono alla crescita culturale di un paese, e studiare, aspetto molto importante, aiuta nello sviluppo di giovani che possono contribuire concretamente alla società. Purché la società investa su di loro.
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