lunedì, marzo 07, 2011
Continuano le ricerche delle due gemelline Alessia e Livia, scomparse dal 31 gennaio e rapite dal padre, Matthias Schepp, suicidatosi il 3 febbraio sotto un treno. Ancora non è stata trovata nessuna traccia: tre paesi indagano sulla loro scomparsa e un viaggio, quello di Schepp, che potrebbe rappresentare un vero e proprio depistaggio. Un piano studiato, forse, per punire la ex moglie.

della nostra collaboratrice Federica Scorpo

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il viaggio di Matthias Schepp con le due gemelline comincia il 30 gennaio, da Losanna-Saint Sulpice, per poi passare la frontiera tra Svizzera e Francia. Il 31 gennaio Schepp ritira 7.500,00 Euro e compra tre biglietti per la Corsica. Alle 18:30 dello stesso giorno, Schepp e le bambine sono sul traghetto. L’indomani mattina, all’alba, tutti e tre sbarcano in Corsica. Alle 9:30 dell’1 febbraio passeggiano con una donna misteriosa. Lo stesso giorno, l’imbarco per Tolone.
Siamo al 2 febbraio: Schepp spedisce un pacco a Losanna. Il 3 febbraio è già avvistato da solo in un ristorante e invia 4.400 euro alla moglie, suddivisi in sette buste, e le consegna la lettera secondo la quale avrebbe ucciso le due figlie. Alle 22:45 della stessa sera, il suicidio sotto un treno.

Sulle bambine, il buio. L’ipotesi più attendibile, ad oggi, è che le bambine siano state gettate in mare. Ma non si trovano tracce certe né della loro morte né di dove possano trovarsi vive. Si continua a cercare la donna misteriosa, che più di un testimone ha riconosciuto passeggiare con Schepp e le bambine.

Secondo le ultime notizie, il giorno 5 marzo è stato ritrovato il microchip del Gps, marca Garmin, di Schepp, lungo i binari della stazione ferroviaria di Cerignola, dove Schepp ha perso la vita. Sarà spedito proprio oggi in America, alla casa madre. La speranza è che la memoria del navigatore satelittare sia intatta, in modo da avere certezza sui loro spostamenti.

Oltre a questo ritrovamento fondamentale per le ricerche delle due bambine, ci sarebbero nuove testimonianze di avvistamenti: un’automobilista afferma di aver visto il 2 febbraio, sull’autostrada A8 Milano-Varese, le due gemelline a bordo di una BMW nera che viaggiava in direzione Milano. Non è la prima volta che sono segnalate in questa zona.

Ieri, invece, sono proseguite le ricerche lungo i binari della stazione. Per quattro ore i binari sono stati chiusi al traffico e circa ottanta volontari hanno setacciato la zona. La speranza è di ritrovare il registratore dal quale Schepp non si separava mai. Fino ad ora, sembra che le due gemelline siano state inghiottite nel buio, dal quale sembra impossibile ritrovarle.

Sono presenti 2 commenti

Manuela Valletti ha detto...

Ho letto con interesse. Il fatto strano è che le autorità elvetiche sembrano escludere che le bimbe siano uscite dalla Svizzera... In realtà i tre biglietti del traghetto dovrebbero dimostrare il contrario a meno che il papà abbia voluto veramente depistare, in questo caso forse aumentano le possibilità di trovare vive le piccole. Speriamo.

Anonimo ha detto...

L'ipotesi piu' attendibile e' che sia tutto frutto di un piano, quindi c'e' molta possibilita' che siano ancora vive. Magari voleva solo terrorizzare la ex moglie. Speriamo bene, si, che le trovino in fretta. Federica

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