Il governo libico ha annunciato la riconquista di quattro città in mano all'insurrezione e ha proposto un cessate il fuoco come gesto di buona volontà.
Peacereporter - Il Colonnello Gheddafi offre una tregua al proprio Paese, dilaniato da tre settimane di guerra civile. Il leader libico lo ha annunciato in un discorso trasmesso questo pomeriggio dalla televisione di stato. Ma la situazione sul terreno è tutt'altro che chiara. L'unica cosa certa è che il regime ha avviato una controffensiva mediatica e militare; se la prima, rispetto alla gestione disastrosa delle prime due settimane d'insurrezione, ha prodotto qualche risultato, non è facile dire qualcosa di definitivo della seconda.
Il regime oggi ha annunciato la rinconquista di quattro città che negli ultimi giorni erano cadute in mano ai ribelli: da est a ovest sono Tobruk, Ras Lanuf, Misurata e al Zawiya. Secondo fonti raccolte in loco, la notizia non sarebbe vera ma sarebbe stata diffusa per fiaccare il morale del fronte anti-gheddafiano.
In realtà, Tobruk e Ras Lanuf (conquistata solo ieri dagli insorti) si trovano nella parte orientale del Paese, quella dove i ribelli sono più forti e non è molto credibile che i militari del regime le abbiano riprese. E infatti, secondo il corrispondente della Bbc, questi due centri sono ancora in mano agli insorti.
Più complessa la situazione di Misurata, che si trova a metà strada tra i due bastioni del regime, Sirte e Tripoli, e anche di Al Zawiya, dove da ieri è in corso un'offensiva massiccia. Oggi si è combattuto anche a Bin Jawad, pochi chilometri a nord-ovest del centro petrolifero di Ras Lanuf.
Resta il mistero dei sei membri del Sas britannico, catturati dai ribelli a Benghazi e portate "in un luogo sicuro". Secondo il Sunday Times, il gruppo di teste di cuoio si trovava nella città libica per aiutare un gruppo di diplomatici britannici ad aprire un canale di comunicazione con i ribelli.
Peacereporter - Il Colonnello Gheddafi offre una tregua al proprio Paese, dilaniato da tre settimane di guerra civile. Il leader libico lo ha annunciato in un discorso trasmesso questo pomeriggio dalla televisione di stato. Ma la situazione sul terreno è tutt'altro che chiara. L'unica cosa certa è che il regime ha avviato una controffensiva mediatica e militare; se la prima, rispetto alla gestione disastrosa delle prime due settimane d'insurrezione, ha prodotto qualche risultato, non è facile dire qualcosa di definitivo della seconda.
Il regime oggi ha annunciato la rinconquista di quattro città che negli ultimi giorni erano cadute in mano ai ribelli: da est a ovest sono Tobruk, Ras Lanuf, Misurata e al Zawiya. Secondo fonti raccolte in loco, la notizia non sarebbe vera ma sarebbe stata diffusa per fiaccare il morale del fronte anti-gheddafiano.
In realtà, Tobruk e Ras Lanuf (conquistata solo ieri dagli insorti) si trovano nella parte orientale del Paese, quella dove i ribelli sono più forti e non è molto credibile che i militari del regime le abbiano riprese. E infatti, secondo il corrispondente della Bbc, questi due centri sono ancora in mano agli insorti.
Più complessa la situazione di Misurata, che si trova a metà strada tra i due bastioni del regime, Sirte e Tripoli, e anche di Al Zawiya, dove da ieri è in corso un'offensiva massiccia. Oggi si è combattuto anche a Bin Jawad, pochi chilometri a nord-ovest del centro petrolifero di Ras Lanuf.
Resta il mistero dei sei membri del Sas britannico, catturati dai ribelli a Benghazi e portate "in un luogo sicuro". Secondo il Sunday Times, il gruppo di teste di cuoio si trovava nella città libica per aiutare un gruppo di diplomatici britannici ad aprire un canale di comunicazione con i ribelli.
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