giovedì, marzo 10, 2011
C’è anche la Cina nella corsa all’uranio della Namibia, una risorsa strategica alla quale a Windhoek affidano molte delle speranze di sviluppo economico e sociale. A indicarlo è un’offerta d’acquisto del valore di oltre un miliardo di euro presentata in questi giorni dalla società China Guangdong.

Agenzia Misna - L’obiettivo è un’unità dell’australiana Rio Tinto che controlla il 43% del giacimento di Husab: un progetto con una capacità potenziale di 15 milioni di libbre di uranio l’anno, seconda solo alle miniere canadesi di Mc Arthur River. Stando al quotidiano “China Daily” il tentativo di acquisizione si inserisce nel quadro di una strategia nazionale che punta a raggiungere entro il 2020 una capacità di generazione di energia atomica di 86 gigawatt, circa otto volte quella attuale. Di recente fonti dell’ente di Pechino responsabile delle politiche energetiche hanno detto che tra il 2020 e il 2030 la Cina supererà gli Stati Uniti nel consumo di uranio.


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