Coro di elogi dagli ambientalisti
Greenreport - Certo sono parole e non leggi, ma comunque è da sottolineare in positivo quanto ha scritto oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del convegno ''Acqua ed energia'', organizzato dall'Accademia Nazionale dei Lincei, nell'undicesima Giornata Mondiale dell'Acqua: «è necessario sviluppare la ricerca delle fonti energetiche alternative e rinnovabili» perché «è indispensabile individuare nuovi modelli e strumenti capaci di coniugare lo sviluppo economico con la rigorosa salvaguardia del pianeta e dei suoi equilibri ambientali».
Napolitano, nel messaggio, sottolinea come l'incontro rappresenti '«un momento di riflessione nel solco del fecondo cammino di approfondimento sulla materia avviato già da tempo dall'istituto. Il tema del convegno 'Acqua ed energia' conferma la necessità di sviluppare, anche attraverso un costruttivo confronto e una rinnovata collaborazione fra la comunità scientifica e il mondo produttivo, nuovi indirizzi di ricerca sui futuri scenari dell'uso delle risorse idriche e delle altre fonti alternative e rinnovabili».
Parole che sono piaciute agli ambientalisti. «Esprimiamo un fortissimo apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo alle rinnovabili: è quella la strada che l'Italia deve seguire e non il nucleare su cui il governo continua ad avere posizioni ambigue e non chiare», ha detto il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli aggiungendo che: «Nel Consiglio dei Ministri di domani ci sarà la prova della verità: se il governo approverà il Decreto legislativo sulla localizzazione delle centrali avremo la prova provata che la pausa di riflessione di cui parlano alcuni ministri è solo un inganno».
«Tra l'altro la settimana prossima il ministro degli Esteri Frattini sarà a Washington, ospite della Westinghouse per un convegno sul nucleare - prosegue Bonelli -. E non è un caso che proprio Frattini questa mattina sia tornato a sponsorizzare il nucleare rendendo ancora più ambigua la posizione del governo Berlusconi».
«L'Italia si trova di fronte a un bivio: scegliere di consegnare alle future generazioni un futuro ipotecato dalle radiazioni o un modello energetico sicuro, responsabile e pacifico basato sulle rinnovabili, l'efficienza e il risparmio energetico che nei prossimi 10 anni potrebbero creare oltre 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro - conclude Bonelli -. Noi Verdi la nostra scelta l'abbiamo già fatta e per questa ragione invitiamo tutti gli italiani a dire no alla follia nucleare con il referendum di giugno».
Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici, è sulla stessa linea: «Parole chiare e significative, quelle del Presidente della Repubblica: il nostro futuro è nelle energie rinnovabili. Investire sulla ricerca consentirà di raggiungere risultati sempre più importanti; già oggi peraltro l'impetuoso sviluppo delle rinnovabili nel mondo ci dice che stiamo entrando in una nuova era. E' bene che il governo italiano abbandoni la via sbagliata del ritorno al nucleare e punti invece con convinzione sull'efficienza energetica e sulle rinnovabili, ripristinando immediatamente gli incentivi e garantendo alle imprese ed ai cittadini che vogliono investire la certezza delle regole».
Grande apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica è arrivato anche dal presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni : «Non è la prima volta che il Presidente manifesta una grande sensibilità e modernità nel delineare i futuri scenari tesi a coniugare economia e salvaguardia ambientale. Ci auguriamo che le sue parole inducano a riflettere e a vedere nel binomio efficienza energetica e rinnovabili, nel contesto di un uso corretto e sostenibile delle risorse naturali, il presente e il futuro globale e del nostro Paese. Stiamo accumulando enormi ritardi, insieme a qualche gravissima battuta d'arresto come il tentativo di abolire gli incentivi: è ora che l'Italia, mentre celebra il suo passato, muova passi più decisi e decisivi verso il suo futuro con atti concreti a partire dal ripristino degli incentivi a sostegno dello sviluppo delle fonti rinnovabili ed una pianificazione per la localizzazione di questi impianti».
Napolitano, nel messaggio, sottolinea come l'incontro rappresenti '«un momento di riflessione nel solco del fecondo cammino di approfondimento sulla materia avviato già da tempo dall'istituto. Il tema del convegno 'Acqua ed energia' conferma la necessità di sviluppare, anche attraverso un costruttivo confronto e una rinnovata collaborazione fra la comunità scientifica e il mondo produttivo, nuovi indirizzi di ricerca sui futuri scenari dell'uso delle risorse idriche e delle altre fonti alternative e rinnovabili».
Parole che sono piaciute agli ambientalisti. «Esprimiamo un fortissimo apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo alle rinnovabili: è quella la strada che l'Italia deve seguire e non il nucleare su cui il governo continua ad avere posizioni ambigue e non chiare», ha detto il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli aggiungendo che: «Nel Consiglio dei Ministri di domani ci sarà la prova della verità: se il governo approverà il Decreto legislativo sulla localizzazione delle centrali avremo la prova provata che la pausa di riflessione di cui parlano alcuni ministri è solo un inganno».
«Tra l'altro la settimana prossima il ministro degli Esteri Frattini sarà a Washington, ospite della Westinghouse per un convegno sul nucleare - prosegue Bonelli -. E non è un caso che proprio Frattini questa mattina sia tornato a sponsorizzare il nucleare rendendo ancora più ambigua la posizione del governo Berlusconi».
«L'Italia si trova di fronte a un bivio: scegliere di consegnare alle future generazioni un futuro ipotecato dalle radiazioni o un modello energetico sicuro, responsabile e pacifico basato sulle rinnovabili, l'efficienza e il risparmio energetico che nei prossimi 10 anni potrebbero creare oltre 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro - conclude Bonelli -. Noi Verdi la nostra scelta l'abbiamo già fatta e per questa ragione invitiamo tutti gli italiani a dire no alla follia nucleare con il referendum di giugno».
Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici, è sulla stessa linea: «Parole chiare e significative, quelle del Presidente della Repubblica: il nostro futuro è nelle energie rinnovabili. Investire sulla ricerca consentirà di raggiungere risultati sempre più importanti; già oggi peraltro l'impetuoso sviluppo delle rinnovabili nel mondo ci dice che stiamo entrando in una nuova era. E' bene che il governo italiano abbandoni la via sbagliata del ritorno al nucleare e punti invece con convinzione sull'efficienza energetica e sulle rinnovabili, ripristinando immediatamente gli incentivi e garantendo alle imprese ed ai cittadini che vogliono investire la certezza delle regole».
Grande apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica è arrivato anche dal presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni : «Non è la prima volta che il Presidente manifesta una grande sensibilità e modernità nel delineare i futuri scenari tesi a coniugare economia e salvaguardia ambientale. Ci auguriamo che le sue parole inducano a riflettere e a vedere nel binomio efficienza energetica e rinnovabili, nel contesto di un uso corretto e sostenibile delle risorse naturali, il presente e il futuro globale e del nostro Paese. Stiamo accumulando enormi ritardi, insieme a qualche gravissima battuta d'arresto come il tentativo di abolire gli incentivi: è ora che l'Italia, mentre celebra il suo passato, muova passi più decisi e decisivi verso il suo futuro con atti concreti a partire dal ripristino degli incentivi a sostegno dello sviluppo delle fonti rinnovabili ed una pianificazione per la localizzazione di questi impianti».
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