venerdì, marzo 11, 2011
Nel panorama Internet oggi sono disponibili un gran numero di tecnologie software per navigare le pagine Web, che l’utente comune conosce con il nome di browser. Per l’utente comune, appunto, ossia il profano, per chi non sa da dove iniziare, l’offerta è forse fin troppo ampia: neppure una scelta come quella del Ballot Screen di Microsoft riesce ad aiutare più di tanto.

Nbtimes - Come si può decidere al meglio per il proprio computer, sulla scorta di indicazioni del tutto pratiche e tralasciando ogni altro aspetto teorico e accademico? Di solito su questo sito siamo un po’ più “tecnici”, ma ogni tanto occorre anche dar voce a chi, invece, tanto tecnico non è: per questo in questa pagina vi sono esclusivamente collegamenti a pagine dell’enciclopedia libera Wikipedia.

Si può in
iziare considerando che la scelta dipende innanzi tutto dal sistema operativo impiegato, ossia dalla dotazione di base del proprio computer: oggi esistono tre grandi categorie e sono quelle che rispondono ai rispettivi nomi, cioè Apple Mac OS X, Linux e Microsoft Windows. Il primo è il sistema normalmente impiegato sui computer Apple, il secondo è in realtà una famiglia di sistemi operativi, in genere distribuiti gratuitamente, impiegata dove si desidera una soluzione a sua volta gratuita e con particolari caratteristiche. Il terzo è quello prodotto da Microsoft e preinstallato sulla maggior parte dei computer.

Nel caso di un computer Apple, il profano in genere si limita a impiegare il sistema operativo preinstallato, pur essendo possibile usarne altri. Su di esso si trova già Safari, il browser prodotto dalla stessa Apple ed esso, per un impiego di carattere generale, può essere già considerato sufficiente. Il profano, dunque, in questo caso può del tutto abbandonare l’argomento e servirsene senza remore.

L’impiego di Safari invece di altri, senza che l’utente se ne accorga, per via della sua intima architettura orienta su alcune tecnologie specifiche piuttosto che altre, ma per l’utente medio ha scarsa rilevanza. In futuro, col sopravvenire di nuova preparazione in materia o di nuovi interessi specifici, su Mac OS X è comunque possibile installare anche molti altri browser, a esclusione di quello proprietario Microsoft ossia Internet Explorer.

Nel caso di un normale Personal Computer, spessissimo si trova installato Windows: su questo, come accade per gli Apple, si trova già presente la soluzione proprietaria Microsoft, ossia Internet Explorer . Esso è tra i browser più usati e anche qui, per l’utente medio, non c’è nulla di cui preoccuparsi e può essere impiegato tranquillamente. Unica accortezza è quella di dotarsi di un buon prodotto contro i programmi malevoli (virus, trojan, spyware e simili) che difenda durante la navigazione. Una buona soluzione nell’immediato è l’adozione di Microsoft Security Essentials, uno strumento gratuito prodotto dalla stessa Microsoft e già capace di tutelare dalla maggior parte dei rischi.

Quando, in futuro, dovessero sopravvenire nuovi interessi e nuova preparazione in materia, su Windows si possono installare praticamente tutti gli altri browser, incluso Safari.

La realtà di Linux, invece, è molto particolare: a oggi, nonostante alcuni “confezionamenti” (che prendono il nome di distribuzioni) come Ubuntu siano stati concepiti per arrivare a un computer funzionante partendo da zero con estrema facilità, anche senza essere preparati, la sua adozione in genere si legge non essere troppo consigliata per il profano. Invece, in particolare per chi non ha esperienza e malizia sufficienti per comprendere di trovarsi in potenziale pericolo da infezione di virus informatici, l’uso di un simile sistema consente di “fare esperienza” con la stessa facilità in cambio, però, di una sicurezza intrinseca superiore a quella degli altri due sistemi, sulla quale è bene al momento non farsi troppe domande (da profani non si comprenderebbero le risposte) ma è importante sapere che Linux, di fatto, oggi è ancora il più sicuro tra i tre sotto il profilo dell’esposizione a rischi di contagio da virus informatici.

Chi volesse “provare”, può farlo: in genere basta dotarsi di un CD di installazione e lo si può, alternativamente, provare in versione live oppure installarlo. Nel primo caso, la distribuzione scelta si avvia ed entra in funzione lavorando sul CD: dunque, nulla viene installato sul computer e il proprio sistema originale resta intatto. Nel frattempo, però, lo si può provare. Questo vale anche per i computer Apple, sia pure con manovre meno agevoli per farlo partire, per svolgere le quali occorre una certa “buona volontà”. Sui PC, invece, normalmente si tratta di inserire il CD, far ripartire il computer e scegliere la voce “Prova il sistema”, oppure “Sistema live” o simili. Su di esso, nella maggior parte dei casi, il browser preinstallato è Firefox, che esiste anche sia per Mac OS X che per Windows.

Un breve cenno alle soluzioni alternative a quelle preinstallate, per chiudere, consentirà di conoscere quali possibilità ci sono e, molto per sommi capi, capire quale potrebbe essere la scelta alternativa alla soluzione proprietaria proposta dal produttore del proprio sistema operativo.

Si può cominciare, appunto, da Firefox, prodotto da Mozilla Foundation: esso esiste per tutti i sistemi operativi, è un browser sicuro, affidabile, rispettoso degli standard, estremamente personalizzabile ed espandibile, capace di rispondere anche a esigenze molto particolari ma capace di funzionare anche “così com’è” appena installato. Ha la tendenza, con il tempo e con l’aggiunta di funzionalità, a diventare “corposo” e può dare l’impressione di appesantire il computer.

C’è poi Opera, prodotto dall’omonima casa. Più “snello” del precedente e abbastanza veloce, comincia a guadagnarsi grosse fette di consensi. Anch’esso esiste per tutti e tre i principali sistemi ma è leggermente meno flessibile di Firefox e ha a volte qualche piccola incertezza sul rispetto dell’aspetto delle pagine. Tuttavia, è un eccellente compromesso tra snellezza e completezza.

Molto piede sta anche prendendo Chrome, il browser prodotto da Google. Anch’esso è disponibile per tutti e tre i principali sistemi operativi ed è contraddistinto da un’elevata compattezza, sia nelle dimensioni del programma che nel carico di risorse. Ciò si traduce in un’elevata velocità, in una notevole espandibilità ma anche, per certi versi, in un aspetto che può apparire scarno e spartano. Ciò non deve tradire, perché nonostante tali caratteristiche è in grado di assicurare un’eccellente esperienza di navigazione. Tra l’altro, neanche a dirlo, è perfettamente integrato con Google.

Un’ultima nota: oggi è divenuto rarissimo imbattersi in siti Internet progettati esclusivamente per funzionare con Internet Explorer di Microsoft, cosa che invece alcuni anni fa accadeva molto più spesso. Tuttavia qualche residuo di simili anomalie ancora esiste: dunque, optando per soluzioni diverse, ovvero impiegando un Mac, occorre tenere presente che in qualche raro caso il sito che si ha davanti potrebbe essere capriccioso in questo senso e, prima di “infuriarsi”, è bene verificare se le anomalie riscontrate si verificano anche su un altro computer dove ci sia Internet Explorer.

Concludiamo ricordando che, in realtà, di browser ne esistono decine e decine: questa pagina non aveva certo la pretesa di essere esaustiva o di trattarli tutti. Si è voluto, però, coprire i nomi più in circolazione, così da permettere almeno un inizio “sorretto”. Con il tempo, poi, se la passione prenderà il posto della curiosità, ci sarà di che sbizzarrirsi.

Con questo, chiudiamo queste brevi note nella speranza di aver riassunto un veloce vademecum per chi, senza sapere neppure da dove iniziare, si è trovato davanti un’offerta talmente sfaccettata da restare più disorientato che informato.









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