A breve verranno presentate nuove accuse contro i detenuti: il presidente desidera chiudere il contestato carcere di massima sicurezza entro la fine del mandato elettorale.
Peacereporter - Il presidente statunitense, Barack Obama, ha revocato il divieto di sottoporre a nuovi processi i detenuti di Guantanamo che egli stesso aveva imposto nel 2009 sperando di poter smantellare in tempi brevi la prigione ed estradarne o trasferirne i detenuti: la chiusura del carcere di massima sicurezza, fortemente criticato a causa delle condizioni di detenzione dei detenuti, era stato uno dei temi chiave della campagna elettorale di Obama. Nei prossimi giorni verranno presentate accuse a carico di alcuni dei 172 detenuti.
Obama ha comunicato: "Annuncio una serie di misure per assicurare i terroristi alla giustizia, le nostre azioni verranno monitorate per garantire un trattamento dignitoso ai detenuti. Sono fermamente convinto che il sistema giudiziario statunitense sia una parte fondamentale del nostro arsenale nella guerra contro al-Qaeda e i suoi affiliati". Il presidente ha aggiunto che non sarà più ammessa la tortura durante gli interrogatori e che i prigionieri, per la prima volta, avranno accesso alle prove e alle accuse mosse contro di loro. Per il momento rimangono sotto custodia militare, detenuti nel carcere, coloro contro i quali non sono state depositate prove formali e altre 50 persone, detenute a tempo indefinito, i cui casi saranno riesaminati ogni sei mesi.
Il presidente, che si augura di riuscire a chiudere definitivamente Guantanamo entro la fine della sua legislatura, deve affrontare due problemi: il rifiuto dei paesi stranieri e degli stessi stati Usa di ospitare nelle proprie carceri i detenuti catturati in Afghanistan oltre ai dubbi su come il sisema giudiziario possa provare la colpevolezza dei detenuti, le cui confessioni sono state ottenute con metodi che il diritto statuinitense considera vera e propria tortura.
Peacereporter - Il presidente statunitense, Barack Obama, ha revocato il divieto di sottoporre a nuovi processi i detenuti di Guantanamo che egli stesso aveva imposto nel 2009 sperando di poter smantellare in tempi brevi la prigione ed estradarne o trasferirne i detenuti: la chiusura del carcere di massima sicurezza, fortemente criticato a causa delle condizioni di detenzione dei detenuti, era stato uno dei temi chiave della campagna elettorale di Obama. Nei prossimi giorni verranno presentate accuse a carico di alcuni dei 172 detenuti.
Obama ha comunicato: "Annuncio una serie di misure per assicurare i terroristi alla giustizia, le nostre azioni verranno monitorate per garantire un trattamento dignitoso ai detenuti. Sono fermamente convinto che il sistema giudiziario statunitense sia una parte fondamentale del nostro arsenale nella guerra contro al-Qaeda e i suoi affiliati". Il presidente ha aggiunto che non sarà più ammessa la tortura durante gli interrogatori e che i prigionieri, per la prima volta, avranno accesso alle prove e alle accuse mosse contro di loro. Per il momento rimangono sotto custodia militare, detenuti nel carcere, coloro contro i quali non sono state depositate prove formali e altre 50 persone, detenute a tempo indefinito, i cui casi saranno riesaminati ogni sei mesi.
Il presidente, che si augura di riuscire a chiudere definitivamente Guantanamo entro la fine della sua legislatura, deve affrontare due problemi: il rifiuto dei paesi stranieri e degli stessi stati Usa di ospitare nelle proprie carceri i detenuti catturati in Afghanistan oltre ai dubbi su come il sisema giudiziario possa provare la colpevolezza dei detenuti, le cui confessioni sono state ottenute con metodi che il diritto statuinitense considera vera e propria tortura.
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