venerdì, marzo 11, 2011
Serie di scosse di terremoto fino a 8.9 gradi. A Tokyo incendi e feriti. Otto dispersi. Centrali nucleari, porti e aeroporto chiusi. Allerta onde anomale anche nella Siberia russa e alle isole Marianne

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Tokyo - Un terremoto d'intensità devastante (8.9 gradi) ha investito il Giappone nord-orientale e uno tsunami di dieci metri si è abbattuto sulla costa di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest. Il sisma ha causato almeno 6 morti. Una prima vittima ufficiale è stata registrata nella prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo dove una persona sarebbe rimasta schiacciata sotto tetto crollato di una casa. Almeno 8 persone risultano disperse nella prefettura di Fukushima. Si sono registrate in tutto due scosse (la seconda di 7.8), la prima della durata di oltre due minuti. Il sisma, secondo l'Istituto di Geofisica americano, si è verificato a 24,4 km di profondità alle 6:46 ora italiana (14:46 in Giappone) e circa un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, Nuova Zelanda e America Latina. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino.

Nel porto di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone, testimoni oculari hanno riferito di aver visto abbattersi uno «tsunami» alto una decina di metri: esattamente come avevano preavvertito le autorità, ma in un tempo ancora più rapido rispetto alle pur pessimistiche previsioni. La pista dell'aeroporto è stata invasa dalle acque. L'onda ha investito auto, case e macchinari per l'agricoltura, prima che le acque si ritraessero trascinando tutto con sé verso il mare. In molte case si sono sviluppati incendi, probabilmente causati dello scoppio dei tubi del gas.

A Tokyo molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti. Sempre nella capitale è stato chiuso l'aeroporto di Narita. Bloccati i treni-proiettile, chiuse centrali nucleari e raffinerie: in quella di Iichihara, vicino alla capitale nipponica, si è sviluppato un incendio, così come era già avvenuto in porto, dove si erano innescati almeno sei focolai. Le immagini in tv mostrano una raffineria in fiamme alle porte di Tokyo. Trenta minuti dopo la scossa di terremoto a Tokyo gli edifici continuavano ad oscillare e le reti di telefoni cellulari non funzionavano. Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte della piana del Kanto, la grande area di Tokyo: la Nhk ha riferito che circa 4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce a causa delle violentissime scosse. Chiusi tutti i porti giapponesi

Fumo nero si alza anche da un'area industriale nella zona di Isogo, a Yokohama. Immagini televisive mostrano imbarcazioni, automobili e camion trascinate dall'acqua dopo che uno tsunami di piccole dimensioni ha colpito la cittadina di Kamaichi nel nord del Paese. L'agenzia stampa Kyodo riferisce di incendi nella città di Sendai, nel nordest. «L'edificio ha tremato per un tempo che è sembrato lungo e molte persone nella redazione hanno indossato i caschi e alcune si sono infilate sotto le scrivanie», ha detto la corrispondente Reuters Linda Sieg. «È stato probabilmente il peggiore che ho sentito da quando sono arrivata in Giappone più di 20 anni fa». I passeggeri di un treno della metropolitana a Tokyo hanno urlato e stretto la mano dei vicini. La scossa è stata così forte che è stato difficile restare in piedi, ha detto la giornalista Reuters Mariko Katsumara.

Il primo ministro nipponico Naoto Kan ha costituito una task force per affrontare le conseguenze del potente sisma che ha colpito il nordest del Giappone. Kan ha comunicato in una conferenza stampa teletrasmessa che le centrali nucleari «si sono fermate automaticamente» e che «non ci sono notizie di fughe di radiazioni». Il capo del governo nipponico ha espresso le più «profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze» di questo «fortissimo terremoto» e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali.

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