Questa video è stato filmato qualche giorno fa sulla frontiera tra Tunisia e Libia, prima che le forze di Gheddafi iniziassero a bloccare il flusso dei profughi in fuga a circa 15 Km da questo confine. Il territorio tunisino comincia a partire dalla piccola casa bianca visibile nel video.
In questo video si possono vedere centinaia di libici, misti ad egiziani e bengalesi, che in uscita dal paese entrano in Tunisia in fila indiana dopo essere stati controllati dalla polizia tunisina che provvede ad accertarne la cittadinanza. Lo staff delle società di petrolio e qualche banca mettono a disposizione degli autobus climatizzati che trasportano i profughi in direzione degli alberghi di Zarzis e Djerba (rispettivamente situate a 78 Km e 130 Km). I rifugiati dicono tutti che resteranno li temporaneamente, in attesa di tornare a casa. Altri profughi prendono gli autobus delle società di trasporto tunisine. Altri ancora accettano passaggi da cittadini tunisini che mettono a disposizione i loro mezzi di trasporto e li accompagnano verso i campi di accoglienza per i rifugiati, campus universitari, licei, ostelli della gioventù ed altre strutture attrezzate per l'accoglienza. Questi centri sono stati "montati" in tempi rapidi nelle città di Bengardene, Zarzis, Djerba, Tataouine ed ultimamente Gabès, i rifugiati resteranno per ora li in attesa di un futuro ancora incerto.
dal nostro corrispondente in Tunisia, Okba Grissia
In questo video si possono vedere centinaia di libici, misti ad egiziani e bengalesi, che in uscita dal paese entrano in Tunisia in fila indiana dopo essere stati controllati dalla polizia tunisina che provvede ad accertarne la cittadinanza. Lo staff delle società di petrolio e qualche banca mettono a disposizione degli autobus climatizzati che trasportano i profughi in direzione degli alberghi di Zarzis e Djerba (rispettivamente situate a 78 Km e 130 Km). I rifugiati dicono tutti che resteranno li temporaneamente, in attesa di tornare a casa. Altri profughi prendono gli autobus delle società di trasporto tunisine. Altri ancora accettano passaggi da cittadini tunisini che mettono a disposizione i loro mezzi di trasporto e li accompagnano verso i campi di accoglienza per i rifugiati, campus universitari, licei, ostelli della gioventù ed altre strutture attrezzate per l'accoglienza. Questi centri sono stati "montati" in tempi rapidi nelle città di Bengardene, Zarzis, Djerba, Tataouine ed ultimamente Gabès, i rifugiati resteranno per ora li in attesa di un futuro ancora incerto.
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