A terra, stronzio al di fuori dell'area di rischio di 30 km. Il ministero della scienza del Giappone ha comunicato oggi che «I livelli di radiazione nell'acqua di mare al largo della costa delle prefettura di Fukushima sono i più elevati da quando è iniziata la sorveglianza circa 3 settimane fa».
di Umberto Mazzantini
GreenReport - Secondo il ministero «Il livello di iodio-31 è di 88,5 becquerel per litro in un campione prelevato lunedì in mare a circa 30 chilometri ad est della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. La cifra è 2,2 volte superiore al limite del governo per le acque reflue provenienti da impianti nucleari». Anche il livello di cesio-137 è il più alto osservato finora, ma ancora al di sotto del limite.
La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha detto di aver trovato livelli di iodio-131 di 23 volte sopra il limite in un campione prelevato 15 km dall'impianto nucleare. Si tratta della misurazione più alta dal 2 aprile, quando la Tepco ha cominciato a raccogliere campioni in mare aperto a 15 Km dalla centrale di Fukushima Daiichi. I livelli di radiazione più elevati sono stati riscontrati a nord della costa di Fukushima ed anche secondo la Nuclear and industrial safety agency (Nisa) del governo giapponese, «Le sostanze radioattive sembrano essere fluite ed essersi diffuse verso nord». L'agenzia dice che «La previsione dello svolgimento del flusso è difficile e saranno rafforzati i controlli nei luoghi in cui sono stati rilevati alti livelli di radiazioni».
Il ministero della scienza del Giappone ha anche rivelato che «Piccole quantità di stronzio radioattivo sono state riscontrate nel suolo e nelle piante al di fuori della zona di 30 chilometri intorno alla centrale di Fukushima», dove il governo ha consigliato alla gente di rimanere in casa.
In campioni prelevati da 3 punti a Namie Town e nel villaggio di Iitate, a 30 chilometri dalla centrale di Fukushima Daiichi, sono stati rilevati 3,3 - 32 becquerel di stronzio 90 per chilogrammo di terreno. Una piccola quantità di stronzio è stato trovato anche in campioni di piante prelevati in aree delle città di Motomiya, Yoko Ono e Otama e nel villaggio di Nishigo, tutte aree tra i 40 e gli 80 chilometri dall'impianto dove è in corso l'incidente nucleare di Fukushima. I campioni sono stati prelevati tra il 16 e il 19 marzo. Secondo il ministero, che sta tenendo sotto controllo il livello di radioattività sul suolo e sulle piante nella prefettura di Fukushima, «Lo stronzio potrebbe causare il cancro». Lo stronzio 90 ha una emivita di 29 anni e tende ad accumularsi nelle ossa, ma il ministero tranquillizza: «Le quantità trovate sono estremamente basse e non hanno un impatto negativo sulla salute, anche se una persona ingerisse un Kg. di suolo contaminato». Ma un esperto di ingegneria nucleare, intervistato dalla rete televisiva Nhk, ha spiegato: «Il fatto che lo stronzio sia stato rilevato prova a qual punto sia stato danneggiato il combustibile nei reattori o il combustibile esaurito nelle piscine. In quel periodo è avvenuta un'esplosione dell'idrogeno nel reattore 3 e le particelle possono essere state trasportati dai venti».
La Tepco ha detto che secondo le sue stima «Circa l'1% dello iodio radioattivo presente nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi è stato rilasciato dopo il terremoto e lo tsunami dell'11 marzo che ha danneggiato la struttura». Ieri la società elettrica, sempre più in difficoltà e sotto accusa, ha reso noti i livelli di radioattività stimati di tutte le sostanze nei 6 reattori e nelle vasche di stoccaggio del carburante al momento del disastro. Le stime classificano gas nobili, iodio o altri materiali. Si pensa che nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi al momento del terremoto/tsunami ci fossero 81 milioni tera-becquerel di iodio-131. La Tepco dice che «La quantità di iodio-131 rilasciato all'esterno dell'impianto è di circa l'1% del totale, compreso il margine di errore» e «A condizione che nessuna altra perdita si verifichi, lunedì il livello di iodio-131 presso l'impianto è sceso di meno di un centesimo rispetto al livello pre-disastro». La Nisa in precedenza aveva detto che «Finora sono stati rilasciati 130.000 tera-becquerel di iodio-131». Il livello dello iodio-131 diminuisce naturalmente, dato che si dimezza in 8 giorni.
Ma i guai non sono finiti: la Nuclear safety commission giapponese oggi ha detto che «Le anomalie nel reactor suppression pool sono da imputare del rilascio di un grande ammontare di sostanze radioattive della centrale nucleare di Fukushima. Gran parte delle radiazioni è stata rilasciata durante i 2 giorni dopo che la piscina del combustibile esaurito, collegata al reattore numero 2, ha iniziato a mostrare problemi alle 6 del mattino del 15 marzo». La Commissione sottolinea che «La fuga di radiazioni è ancora in atto e il suo importo è in aumento marginale, ma il volume è sceso sensibilmente da quando la crisi è cominciata».
L'unica notizia "positiva" per la Tepco è che il livello nel tunnel del reattore n. 2 è sceso di 4 centimetri. La compagnia assicura che stamattina i lavoratori dello stabilimento hanno trasferito circa 250 tonnellate di acqua altamente radioattiva dalla trincea in un turbine condenser e che quindi alle 7 ora del Giappone, «Il livello dell'acqua è sceso di 4 centimetri, fino a 95 centimetri al di sotto della superficie». Il lavori sono stati ritardati da una serie di scosse di assestamento e sono ripresi solo ieri alle 19,30. Secondo la Tepco ci vorranno almeno 40 ore per spostare 700 tonnellate di acqua contaminata dal tunnel. La società dispone ora di un altro impianto di stoccaggio per l'acqua contaminata del sotterraneo dell'edificio della turbina del reattore. Non si sa però quando i "liquidatori" saranno in grado di ripristinare il sistema di raffreddamento del reattore. Intanto la Tepco dice di aver iniettato quasi 200 tonnellate di acqua nella piscina di stoccaggio del combustibile esaurito al reattore numero 4, dove ieri il livello di radiazione dell'acqua sulla superficie era di 84 millisievert all'ora e la temperatura dell'acqua di 90 gradi sopra la norma. La Tepco ha dovuto ammettere che sta ancora cercando «Di identificare le sostanze radioattive nelle acque della piscina e la loro densità per determinare se il combustibile del reattore è stato danneggiato».
Oggi l''Agenzia meteorologica del Giappone ha invitato i cittadini della regione a rimanere all'erta per ulteriori scosse di assestamento dopo che martedì pomeriggio un forte sisma, con magnitudo tra i 6 e i 7 gradi in alcune aree, ha colpito le prefetture di Fukushima e Ibaraki. L'acqua in bottiglia è ancora una volta sparita dagli scaffali dei supermercati. A Iwaki l'interea città è ancora una volta senza servizi, il terremoto ha interrotto tutto proprio quando era sul punto di tornare alla normalità.
di Umberto Mazzantini
GreenReport - Secondo il ministero «Il livello di iodio-31 è di 88,5 becquerel per litro in un campione prelevato lunedì in mare a circa 30 chilometri ad est della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. La cifra è 2,2 volte superiore al limite del governo per le acque reflue provenienti da impianti nucleari». Anche il livello di cesio-137 è il più alto osservato finora, ma ancora al di sotto del limite.
La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha detto di aver trovato livelli di iodio-131 di 23 volte sopra il limite in un campione prelevato 15 km dall'impianto nucleare. Si tratta della misurazione più alta dal 2 aprile, quando la Tepco ha cominciato a raccogliere campioni in mare aperto a 15 Km dalla centrale di Fukushima Daiichi. I livelli di radiazione più elevati sono stati riscontrati a nord della costa di Fukushima ed anche secondo la Nuclear and industrial safety agency (Nisa) del governo giapponese, «Le sostanze radioattive sembrano essere fluite ed essersi diffuse verso nord». L'agenzia dice che «La previsione dello svolgimento del flusso è difficile e saranno rafforzati i controlli nei luoghi in cui sono stati rilevati alti livelli di radiazioni».
Il ministero della scienza del Giappone ha anche rivelato che «Piccole quantità di stronzio radioattivo sono state riscontrate nel suolo e nelle piante al di fuori della zona di 30 chilometri intorno alla centrale di Fukushima», dove il governo ha consigliato alla gente di rimanere in casa.
In campioni prelevati da 3 punti a Namie Town e nel villaggio di Iitate, a 30 chilometri dalla centrale di Fukushima Daiichi, sono stati rilevati 3,3 - 32 becquerel di stronzio 90 per chilogrammo di terreno. Una piccola quantità di stronzio è stato trovato anche in campioni di piante prelevati in aree delle città di Motomiya, Yoko Ono e Otama e nel villaggio di Nishigo, tutte aree tra i 40 e gli 80 chilometri dall'impianto dove è in corso l'incidente nucleare di Fukushima. I campioni sono stati prelevati tra il 16 e il 19 marzo. Secondo il ministero, che sta tenendo sotto controllo il livello di radioattività sul suolo e sulle piante nella prefettura di Fukushima, «Lo stronzio potrebbe causare il cancro». Lo stronzio 90 ha una emivita di 29 anni e tende ad accumularsi nelle ossa, ma il ministero tranquillizza: «Le quantità trovate sono estremamente basse e non hanno un impatto negativo sulla salute, anche se una persona ingerisse un Kg. di suolo contaminato». Ma un esperto di ingegneria nucleare, intervistato dalla rete televisiva Nhk, ha spiegato: «Il fatto che lo stronzio sia stato rilevato prova a qual punto sia stato danneggiato il combustibile nei reattori o il combustibile esaurito nelle piscine. In quel periodo è avvenuta un'esplosione dell'idrogeno nel reattore 3 e le particelle possono essere state trasportati dai venti».
La Tepco ha detto che secondo le sue stima «Circa l'1% dello iodio radioattivo presente nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi è stato rilasciato dopo il terremoto e lo tsunami dell'11 marzo che ha danneggiato la struttura». Ieri la società elettrica, sempre più in difficoltà e sotto accusa, ha reso noti i livelli di radioattività stimati di tutte le sostanze nei 6 reattori e nelle vasche di stoccaggio del carburante al momento del disastro. Le stime classificano gas nobili, iodio o altri materiali. Si pensa che nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi al momento del terremoto/tsunami ci fossero 81 milioni tera-becquerel di iodio-131. La Tepco dice che «La quantità di iodio-131 rilasciato all'esterno dell'impianto è di circa l'1% del totale, compreso il margine di errore» e «A condizione che nessuna altra perdita si verifichi, lunedì il livello di iodio-131 presso l'impianto è sceso di meno di un centesimo rispetto al livello pre-disastro». La Nisa in precedenza aveva detto che «Finora sono stati rilasciati 130.000 tera-becquerel di iodio-131». Il livello dello iodio-131 diminuisce naturalmente, dato che si dimezza in 8 giorni.
Ma i guai non sono finiti: la Nuclear safety commission giapponese oggi ha detto che «Le anomalie nel reactor suppression pool sono da imputare del rilascio di un grande ammontare di sostanze radioattive della centrale nucleare di Fukushima. Gran parte delle radiazioni è stata rilasciata durante i 2 giorni dopo che la piscina del combustibile esaurito, collegata al reattore numero 2, ha iniziato a mostrare problemi alle 6 del mattino del 15 marzo». La Commissione sottolinea che «La fuga di radiazioni è ancora in atto e il suo importo è in aumento marginale, ma il volume è sceso sensibilmente da quando la crisi è cominciata».
L'unica notizia "positiva" per la Tepco è che il livello nel tunnel del reattore n. 2 è sceso di 4 centimetri. La compagnia assicura che stamattina i lavoratori dello stabilimento hanno trasferito circa 250 tonnellate di acqua altamente radioattiva dalla trincea in un turbine condenser e che quindi alle 7 ora del Giappone, «Il livello dell'acqua è sceso di 4 centimetri, fino a 95 centimetri al di sotto della superficie». Il lavori sono stati ritardati da una serie di scosse di assestamento e sono ripresi solo ieri alle 19,30. Secondo la Tepco ci vorranno almeno 40 ore per spostare 700 tonnellate di acqua contaminata dal tunnel. La società dispone ora di un altro impianto di stoccaggio per l'acqua contaminata del sotterraneo dell'edificio della turbina del reattore. Non si sa però quando i "liquidatori" saranno in grado di ripristinare il sistema di raffreddamento del reattore. Intanto la Tepco dice di aver iniettato quasi 200 tonnellate di acqua nella piscina di stoccaggio del combustibile esaurito al reattore numero 4, dove ieri il livello di radiazione dell'acqua sulla superficie era di 84 millisievert all'ora e la temperatura dell'acqua di 90 gradi sopra la norma. La Tepco ha dovuto ammettere che sta ancora cercando «Di identificare le sostanze radioattive nelle acque della piscina e la loro densità per determinare se il combustibile del reattore è stato danneggiato».
Oggi l''Agenzia meteorologica del Giappone ha invitato i cittadini della regione a rimanere all'erta per ulteriori scosse di assestamento dopo che martedì pomeriggio un forte sisma, con magnitudo tra i 6 e i 7 gradi in alcune aree, ha colpito le prefetture di Fukushima e Ibaraki. L'acqua in bottiglia è ancora una volta sparita dagli scaffali dei supermercati. A Iwaki l'interea città è ancora una volta senza servizi, il terremoto ha interrotto tutto proprio quando era sul punto di tornare alla normalità.
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