della nostra Federica Scorpo
Mentre la crisi affonda i cittadini italiani, ci sono 495 persone che vivono di privilegi. Nel pensiero comune è un’idea diffusa ma Mario Giordano, direttore di NewsMediaset e collaboratore de Il Giornale, ha fatto di più, mettendoli nero su bianco in un libro che ha fatto arrabbiare già un milione d’italiani. 'Sanguisughe, le pensioni d'oro che ci prosciugano le tasche' (Edizione Mondadori) è uscito il 5 aprile e in una settimana è già alla quarta ristampa. Paradossale è il parlamentare che per un giorno di lavoro intasca una pensione di 3mila euro al mese, mentre ci sono cittadini che sognano anche solo di poterla ricevere. Incredibile il solo pensiero che ai mafiosi cui sono stati confiscati i beni sia data la pensione sociale. "C'è anche chi alla fine del mese arriva a percepire una pensione di 0,78 centesimi di euro. Non possiamo far finta di niente. Il mio libro nasce con la speranza che qualcosa possa cambiare.
Penso che chiunque lo legga non possa non restare indignato, e per me indignarsi è sempre positivo. Poi ci sono due strade: o ci metti la faccia e t’impegni quotidianamente per cambiare le cose, o pensi che non ci puoi fare niente. Io ci metto la faccia", così afferma Giordano intervistato da Quotidiano.net.
E se non sono sufficienti gli esempi sopra citati, ci sono addirittura casi di magistrati, parlamentari e onorevoli che arrivano a percepire sino a tre pensioni contemporanemente: Giuliano Amato percepisce 31.411 euro lordi al mese (1.047 euro al giorno) e percepisce due pensioni, quella da ex docente universitario e quella da ex parlamentare; Oscar Luigi Scalfaro quella da senatore a vita e quella da magistrato; la pensione di Rocco Buttiglione è di 3.258 euro netti come professore universitario da sommare all'indennità parlamentare. Questi sono solo alcuni tra artisti, politici e tanti altro che, appunto come sanguisughe, vivono sulle spalle di chi i sacrifici li fa davvero, le persone comuni.
495 persone che vivono “sulle tasche” degli italiani, gli stessi italiani che non arrivano alla fine del mese, la cui disoccupazione è del 30% e che la pensione, almeno per quanto riguarda i giovani, possono solo sognarla (a causa del precariato). Leggendo il libro di Giordano non si può non rimanere sbigottiti di fronte a tanta ingiustizia e spreco, soprattutto per la situazione di chi, ogni giorno, sacrifica qualcosa non per avere la propria pensione ma per pagarla a qualcuno che, già di suo, è un privilegiato.
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