In Spagna nel mese di marzo l’energia dal vento ha prodotto il 21% di tutta l’energia elettrica del paese, superando anche il nucleare. Le fonti rinnovabili complessivamente nel primo trimestre 2011 hanno soddisfatto il 40,5% della domanda elettrica. Una transizione energetica in atto sotto i nostri occhi.
Qualenergia - Qualcosa sta cambiando nel sistema energetico. Gli addetti ai lavori, quelli che lavorano nel settore delle fonti pulite, lo hanno intuito da tempo, ma sembrano ignorarlo ancora molti politici, quelli che chiamiamo i 'decisori', soprattutto dalle nostri parti, ancorati spesso ad una visione dell’energia piuttosto statica.
Quanti di loro avranno saputo che in Spagna l'eolico ha raggiunto un nuovo record? Il vento iberico per la prima volta nella storia spagnola, è diventato la fonte primaria di energia elettrica per un intero mese, con una produzione di ben 4,738 TWh, pari al consumo di 17 milioni di famiglie. In termini di anidride carbonica risparmiata ciò si traduce in 1,7 milioni di tonnellate di CO2 in meno.
Ad annunciarlo è stata Red Electrica de Espana (Ree), spiegando che i parchi eolici hanno coperto il 21% del fabbisogno e raggiunto un record mensile di produzione, il 5% in più rispetto al marzo 2010 (vedi grafico a destra). In pratica un quantitativo sufficiente a coprire tutta la domanda elettrica di un paese come il Portogallo e che nel 2010 ha permesso a Madrid, anche in questo caso per la prima volta, di esportare energia verso la Francia, il paese dell'atomo.
I primati iberici sono frutto della politica del Governo che dal 2009 ha reso la Spagna uno dei più grandi produttori di energia dal vento. La Spagna punta a raggiungere 40 GW eolici di potenza nel 2020. Oggi sono installati sul territorio del paese circa 21 GW.
Nel complesso le fonti rinnovabili hanno coperto il 42,2% della domanda elettrica di marzo, anche se una quota minore rispetto al marzo 2010 quando coprirono addirittura il 48,5%, grazie al maggiore contributo dell’idroelettrico.
Nel primo trimestre 2011 le rinnovabili hanno soddisfatto il 40,5% della domanda di elettricità. Le tecnologie solari (fotovoltaico e termodinamico) in questi tre mesi invernali hanno contribuito in Spagna per il 2,3%, e non è certo poco (vedi grafico a sinistra).
La domanda di energia elettrica nel mese di marzo è stata pari a 22,8 TWh (+0,1% rispetto a marzo 2010); quella trimestrale è stata di circa 66,8 TWh (+1,1% sul 1° trimestre 2010).
Qualenergia - Qualcosa sta cambiando nel sistema energetico. Gli addetti ai lavori, quelli che lavorano nel settore delle fonti pulite, lo hanno intuito da tempo, ma sembrano ignorarlo ancora molti politici, quelli che chiamiamo i 'decisori', soprattutto dalle nostri parti, ancorati spesso ad una visione dell’energia piuttosto statica.
Quanti di loro avranno saputo che in Spagna l'eolico ha raggiunto un nuovo record? Il vento iberico per la prima volta nella storia spagnola, è diventato la fonte primaria di energia elettrica per un intero mese, con una produzione di ben 4,738 TWh, pari al consumo di 17 milioni di famiglie. In termini di anidride carbonica risparmiata ciò si traduce in 1,7 milioni di tonnellate di CO2 in meno.
Ad annunciarlo è stata Red Electrica de Espana (Ree), spiegando che i parchi eolici hanno coperto il 21% del fabbisogno e raggiunto un record mensile di produzione, il 5% in più rispetto al marzo 2010 (vedi grafico a destra). In pratica un quantitativo sufficiente a coprire tutta la domanda elettrica di un paese come il Portogallo e che nel 2010 ha permesso a Madrid, anche in questo caso per la prima volta, di esportare energia verso la Francia, il paese dell'atomo.
I primati iberici sono frutto della politica del Governo che dal 2009 ha reso la Spagna uno dei più grandi produttori di energia dal vento. La Spagna punta a raggiungere 40 GW eolici di potenza nel 2020. Oggi sono installati sul territorio del paese circa 21 GW.
Nel complesso le fonti rinnovabili hanno coperto il 42,2% della domanda elettrica di marzo, anche se una quota minore rispetto al marzo 2010 quando coprirono addirittura il 48,5%, grazie al maggiore contributo dell’idroelettrico.
Nel primo trimestre 2011 le rinnovabili hanno soddisfatto il 40,5% della domanda di elettricità. Le tecnologie solari (fotovoltaico e termodinamico) in questi tre mesi invernali hanno contribuito in Spagna per il 2,3%, e non è certo poco (vedi grafico a sinistra).
La domanda di energia elettrica nel mese di marzo è stata pari a 22,8 TWh (+0,1% rispetto a marzo 2010); quella trimestrale è stata di circa 66,8 TWh (+1,1% sul 1° trimestre 2010).
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