mercoledì, aprile 20, 2011
L’associazione umanitaria Amnesty International lancia l’allarme sulla situazione della città libica di Misurata, dove i suoi volontari si trovano dal 14 aprile e che da giorni è sottoposta all’assedio e al fuoco continuo delle truppe fedeli al colonnello Gheddafi.

Radio Vaticana - “Prendere ogni misura necessaria per istituire un effettivo corridoio umanitario e sollecitare il governo locale che guida l’opposizione a rendere prioritaria l’evacuazione dei feriti civili”, è quello che chiede a tutte le parti in conflitto, compresa la Nato. Malcom Smart, il direttore per il Nord Africa e il Medio Oriente di Amnesty, ha raccontato in questi termini all'agenzia Sir la situazione di cui è testimone: bombardamenti senza interruzione, popolazione completamente isolata a causa del taglio totale delle comunicazioni, riserve che scarseggiano e combattimenti che ostacolano l’ingresso di cibo e medicinali come pure l’evacuazione in sicurezza dei feriti come e dei lavoratori stranieri del porto. A questo proposito una nota positiva, riferisce, è stata la decisione del governo britannico di finanziare un maggior numero di evacuazioni via mare, ma l’incolumità di chi resta è messa a dura prova dall’utilizzo che le truppe fedeli al governo fanno delle bombe a grappolo contro le aree civili. (R.B.)

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa