mercoledì, aprile 27, 2011
Sono saliti a 279 i corpi rinvenuti sepolti in fosse clandestine negli Stati settentrionali di Tamaulipas e Durango, presumibilmente vittime della cruenta faida tra i cartelli del narcotraffico per il controllo del territorio.

Agenzia Misna - La procuratrice generale Marisela Morales ha riferito che a Tamaulipas i cadaveri trovati dall’inizio di aprile in almeno una quarantina di fosse nella zona di San Fernando, vicino alla frontiera con gli Stati Uniti, sono finora 183: l’eccidio è attribuito al cartelli degli ‘Zetas’, già ritenuto responsabile dell’uccisione di 72 migranti centro e sudamericani nell’agosto scorso, sempre nell’area di San Fernando. Finora sono 74 le persone finite agli arresti, tra cui 17 agenti della polizia municipale. Non è nota l’identità delle vittime, fatta eccezione per la nazionalità guatemalteca di una di loro. Si ritiene che potrebbe trattarsi dei passeggeri di uno o più autobus sequestrati a fine marzo da uomini armati. Sempre a Tamaulipas, nell’area di Reynosa, sono state liberate negli ultimi giorni 119 persone tenute in ostaggio da gruppi della criminalità organizzata, tra cui migranti centroamericani e cinesi.

Intanto a Durango, capitale dell’omonimo Stato, e nelle aree limitrofe solo ieri sono stati rinvenuti 21 cadaveri: in totale sono ora 96. Gli inquirenti non hanno ancora proceduto all’identificazione né hanno avanzato ipotesi sui responsabili, fatta eccezione per due presunti membri del cartello del Golfo, protagonista di una lotta senza quartiere con gli ‘Zetas’ e il cartello di Sinaloa.

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