L’“inadeguatezza” della risposta del governo e la “generosità” del popolo di Lampedusa: sono gli elementi sottolineati dai missionari comboniani, mentre il trasferimento in varie regioni d’Italia di migliaia di migranti sbarcati nell’isola siciliana rilancia i temi dell’accoglienza e dei diritti.
Agenzia Misna - “Tramite una piccola presenza comboniana sull’isola – si legge in un documento sottoscritto dal Servizio europeo migrantes dei missionari – siamo testimoni dell’arrivo massiccio di immigrati nordafricani e dell’inadeguata risposta del governo italiano. Siamo altresì testimoni della generosità del popolo lampedusano, come dell’impegno della chiesa locale di Agrigento”.
Nel messaggio si fa riferimento a un controverso piano del governo italiano, che nelle ultime 24 ore ha portato al trasferimento dall’isola siciliana di circa 4300 nordafricani. “Come missionari – scrivono i comboniani – siamo vicini agli immigrati, che da Lampedusa sono stati e saranno trasferiti nelle varie regioni italiane, e chiediamo che vengano accolti come soggetti di diritto. Facciamo appello alla sensibilità del popolo italiano, alle autorità civili e alla chiesa in Italia, perché sappiano accogliere questi nostri fratelli e sorelle nonché minori (circa 378 minori a Lampedusa), memori delle parole dell’Esodo: ‘Non molesterai il forestiero, né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto’. Come missionari sentiamo che questa nostra difesa degli immigrati è parte integrante della nostra missione, che diventa oggi sempre più una missione globale”.
Agenzia Misna - “Tramite una piccola presenza comboniana sull’isola – si legge in un documento sottoscritto dal Servizio europeo migrantes dei missionari – siamo testimoni dell’arrivo massiccio di immigrati nordafricani e dell’inadeguata risposta del governo italiano. Siamo altresì testimoni della generosità del popolo lampedusano, come dell’impegno della chiesa locale di Agrigento”.
Nel messaggio si fa riferimento a un controverso piano del governo italiano, che nelle ultime 24 ore ha portato al trasferimento dall’isola siciliana di circa 4300 nordafricani. “Come missionari – scrivono i comboniani – siamo vicini agli immigrati, che da Lampedusa sono stati e saranno trasferiti nelle varie regioni italiane, e chiediamo che vengano accolti come soggetti di diritto. Facciamo appello alla sensibilità del popolo italiano, alle autorità civili e alla chiesa in Italia, perché sappiano accogliere questi nostri fratelli e sorelle nonché minori (circa 378 minori a Lampedusa), memori delle parole dell’Esodo: ‘Non molesterai il forestiero, né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto’. Come missionari sentiamo che questa nostra difesa degli immigrati è parte integrante della nostra missione, che diventa oggi sempre più una missione globale”.
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