giovedì, aprile 21, 2011
Una misura del benessere nazionale che serva a indirizzare le politiche economiche, sociali e ambientali. E' l'obiettivo del Comitato di Indirizzo Cnel/Istat che si è insediato stamani con la firma dell'accordo di collaborazione sottoscritto dai presidenti Antonio Marzano ed Enrico Giovannini, secondo quanto riferisce una nota.

Il Comitato, composto da 20 persone, avrà il compito di individuare i criteri di selezione degli indicatori che serviranno a rappresentare efficacemente le dimensioni del benessere e del progresso del nostro paese. Il Comitato di Indirizzo, con il sostegno di una Commissione Scientifica istituita presso l'Istat, dovrà in una prima fase identificare i "domini" fondamentali da adottare per la misurazione del benessere in Italia (ad esempio condizioni di vita materiali, salute, istruzione e competenze, governance e diritti di base, ambiente, relazioni sociali, lavoro, ecc.) e integrare la soddisfazione verso aspetti specifici della vita nei domini corrispondenti o identificare un dominio unico in cui inserire tutti gli indicatori soggettivi di soddisfazione.

Il Comitato valuterà inoltre l'opportunità' di identificare un set di indicatori che tenga conto non solo dei domini, ma anche di diversi soggetti sociali (giovani, donne, anziani, disabili, ecc.): si tratterà di valutare se le dimensioni hanno lo stesso peso per tutti oppure se per alcuni domini aspetti particolari legati a soggetti sociali specifici siano di importanza primaria per il benessere del Paese.

L'iniziativa Cnel/Istat, spiega la nota, si basa sulla considerazione che negli ultimi anni il grado di complessità raggiunto dalla società e la distanza tra l'andamento delle variabili macroeconomiche e la percezione che i cittadini hanno del benessere, hanno messo in discussione la capacità degli indicatori maggiormente utilizzati di fornire un'immagine corretta della realtà.

Il Prodotto Interno Lordo (PIL), misura quantitativa dell'attività' macroeconomica del Paese, ha assunto nel tempo il ruolo di indicatore dell'intero sviluppo economico-sociale e del progresso in generale, ma non può fornire una visione complessiva del progresso di una società se non viene integrato con indicatori dei fenomeni che influenzano la condizione dei cittadini.

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