sabato, aprile 23, 2011
di Francesco Margarone

Questa notte e domani festeggeremo la Pasqua, la principale festività ebraica e del cristianesimo. Gli ebrei ricordano la loro liberazione dalla schiavitù in Egitto attraverso il passaggio del Mar Rosso (Pesach in ebraico significa "passare oltre", "tralasciare"). I Cristiani celebrano la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La Pasqua con il Cristianesimo ha preso un nuovo significato: il passaggio dalla morte alla vita, vissuto da Gesù Cristo, che noi cristiani iniziamo a vivere attraverso il Battesimo nel nostro cammino terreno e realizzeremo completamente oltre la morte. Fin qui ci siamo tutti! Le "solite" cose che ci hanno detto da sempre! Ma per me e per te cos'è la Pasqua?

Oggi ho fatto un giro nei negozi del paese in cui vivo. Negozi e vetrine sono ricchi di uova di ogni tipo e forma, vere, di cioccolata o di zucchero, con o senza regalo; dolci a forma di colomba o di agnello; addobbi ricchi di immagini e colori che ricordano la primavera. Segni della natura che si risveglia e che inonda la Terra e la nostra esistenza. E che per farlo deve esplodere nelle forme, nei colori, negli odori. La natura ci ricorda che ci vuole fatica per riprendere a vivere, per ricostruire quanto l'inverno sembrava aver portato via.

La Pasqua ci ricorda che ci vuole fatica per passare dall'essere piccoli (come persone e come cristiani) all'essere uomo e donna, per liberarci dalle tante dipendenze e abitudini che ci spingono a voler rimanere bambini e bambine, per passare dalla dipendenza alla libertà. E ci ricorda che questo avviene contemporaneamente per i singoli e per tutti.

Gesù con la risurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando a ogni uomo e ogni donna, a me e a te, il proprio destino, cioè il risveglio alla vera vita.che inizia qui ed ora e che si compirà nella risurrezione nel Giorno Finale.

Buona Pasqua, buon passaggio, buon cammino sulla via della ripresa, del cambiamento, della fatica per aiutare noi (e il creato: persone, animali e cose) a passare dalle tante situazioni difficili che viviamo e che rischiano di renderci "schiavi" all'esplosione di una rinnovata primavera: dalla guerra alla pace, dall'odio all'amore, dal pensare a noi stessi al pensare al vivere insieme; noi, foglie e fiori di una natura che sa fare delle diversità ricchezza; noi, figli e figlie del Dio che ci vuole come Lui.

Tutte cose che hanno senso solo se celebrate anche nella vita e non solo nei riti, perchè "la Gloria di Dio è l'uomo vivente".

Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

CREDO CHE IL SIG.MARGARONE ABBIA SBAGLIATO MARE.

ERA IL MAR ROSSO E NON IL MAR MORTO.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha ragione... Ho scritto di getto quanto mi sentivo, e ho sbagliato mare. Ma penso che il senso dello scritto rimanga invariato. Francesco Margarone

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