giovedì, aprile 14, 2011
Presentato a Cuneo il Nono Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della natura. Tema della nona edizione: il rapporto tra informazione, democrazia e sostenibilità.

Cuneo – La nuova edizione del Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura è stata presentata in una conferenza stampa presso la sede della Prefettura di Cuneo, con la partecipazione del Prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa, il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio, il presidente del Comitato Scientifico di Greenaccord, Andrea Masullo, il capoufficio stampa Angelo Sferrazza, il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia, l’assessore all’ambiente e dell’energia della Provincia di Cuneo Luca Colombatto, l’assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Alba Giovanni Bosticco e Antonio Bertolotto, presidente Greenaccord Piemonte. Le crisi economiche e le crisi ambientali, analizzate nei precedenti Forum di Greenaccord, hanno portato tutti i grandi esperti mondiali intervenuti, alla conclusione che l’umanità si trovi di fronte a un punto di svolta. Compito degli operatori dei media non è creare nella popolazione sterili paure o scetticismo fatalista, ma una seria preoccupazione che produca a tutti i livelli della società i cambiamenti necessari perché l’umanità eviti le crisi ecologiche ed economiche e continui a produrre e diffondere benessere.

Il Forum internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura, organizzato all’associazione Greenaccord, torna a Cuneo dal 19 al 22 Ottobre 2011. E per la nona edizione, ha scelto un tema complesso ma estremamente innovativo: il rapporto tra media, democrazia e sostenibilità.

Si affronterà il tema della necessità di una evoluzione della democrazia verso nuove forme di partecipazione, nelle quali la informazione e la comunicazione assumeranno un ruolo sempre più importante, con una conseguente importanza e responsabilizzazione del ruolo degli operatori dei media. I cambiamenti richiesti dalle crisi ecologiche ed economiche previste richiedono infatti scelte difficili, cambiamenti rapidi non solo nelle tecnologie ma anche nelle abitudini e negli stili di vita della gente, che possono a volte risultare impopolari.

Sacrifici nel breve termine per aprire orizzonti di progresso nel lungo termine possono confliggere con l’interesse della politica di mantenere il consenso nel breve termine, e richiedono quindi una consapevolezza ed una partecipazione dal basso che legittimi la politica a scelte difficili. Nel 2011, quindi, l’attenzione si sposterà sulla corretta gestione dei beni comuni, sulla partecipazione popolare per la tutela delle risorse collettive, sulle possibili soluzioni ai deficit di democrazia e al burrascoso rapporto tra mercato e diritti.

Come sempre si annuncia nutritissimo e di altissimo livello l’elenco dei relatori presenti all’evento. Qualche nome: Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica all'università di Bologna; Robert Costanza, Professore di Economia Ecologica alla Portland State University, Ignacio Ramonet, direttore emerito di Le Monde Diplomatique.

Ad essi, si affiancheranno esponenti politici dei Paesi emergenti, fra i più coinvolti nella epocale sfida per la costruzione di un progresso condiviso, democratico e compatibile con la gestione sostenibile delle risorse naturali. Tra loro, Marina Silva, ex ministro dell’Ambiente del Brasile; Oscar Arias, Premio Nobel per la Pace ed ex presidente della Costarica; Roberto Kreimerman, Ministro dell'Industria, delle Energia e delle Miniere dell'Uruguay; Emil Salim, ex ministro dell'Ambiente dell'Indonesia.

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