domenica, aprile 17, 2011
del nostro Carlo Mafera

La sala convegni di Santa Maria della Speranza di Roma, come al solito gremita da un attento uditorio, ha ospitato venerdì 15 aprile l’ultimo incontro della Scuola di Formazione Socio-Politica “Buoni cristiani e onesti cittadini”. A presiedere l’incontro Don Domenico Ricca, ex direttore del Ferranti Apporti di Torino e Presidente della Federazione dei Servizi Civili e Sociale della comunità salesiana, una delle persone più impegnate e qualificate nel settore del sociale. Don Ricca ha ricordato suo amore viscerale per la città di Torino, nonostante la sua estrazione rurale, e il suo impegno nei comitati di quartiere della città piemontese, dove ha potuto esprimere in pienezza la sua sensibilità per la cosiddetta cittadinanza attiva. “Questa – ha detto Ricca – è uno spendersi non solo a livello cognitivo ma anche e soprattutto a livello affettivo… devi amare un luogo!”



E in questo spendersi nasce un processo bidirezionale. “In qualsiasi relazione – ha ricordato – si dà e si riceve.” Ha poi continuato sottolineando l’importanza delle competenze: “l’esprimere se stessi, il curare molto il senso di appartenenza schierandosi decisamente da una parte o dall’altra, poi il saper prestare attenzione e l’essere disponibili nei confronti della diversità”. In ultimo, ha ribadito l’importanza della negoziazione che deve portare, nella migliore delle ipotesi, ad una soluzione condivisa.

Tali principi sono ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa. La prima enciclica sociale che è stata ricordata è stata proprio la “Rerum Novarum”, dove viene sollecitata la partecipazione attiva di tutti: “Ciascuno faccia la parte che gli spetta e non indugi”. Poi, partendo dalla stessa enciclica, don Ricca ha spiegato il principio di sussidiarietà con l’aiuto di alcune diapositive: “La sussidiarietà afferma che le società di ordine superiore devono aiutare, sostenere e promuovere lo sviluppo di quelle minori. In particolare, il principio di sussidiarietà esalta il valore dei cosiddetti corpi intermedi (famiglie, associazioni, confessioni religiose strutturate, etc.) che si trovano in qualche modo tra il singolo cittadino e lo Stato: secondo questo principio, se i corpi intermedi sono in grado di svolgere una funzione sociale o di soddisfare un bisogno del cittadino, lo Stato non deve privare queste ‘società di ordine inferiore’ delle loro competenze, ma piuttosto sostenerle - anche finanziariamente - e coordinare il loro intervento con quello degli altri corpi intermedi”. Una frase molto significativa a tal proposito, sottolineata da Don Ricca, è quella pronunciata da Saskia Sassen, sociologa ed economista statunitense nota per le sue analisi su globalizzazione e processi transnazionali: “Le autorità pubbliche devono sostenere la partecipazione”.

Ricca ha poi ribadito più volte l’impegno per la città: “E’ qui che il Signore ci chiama all’incontro con l’altro. I cristiani sono però paraoikoi, cioè sono su questa terra ma non di questa terra”. E ricordando i suoi studi teologici, ha detto che “i cristiani guardano le cose del cielo ma hanno i piedi ben piantati sulla terra.” Ha poi consigliato a tal proposito di leggere la Lettera a Diogneto.

Infine ha concluso parlando del Terzo Settore e dell’associazionismo sociale come l'espressione massima delle attività di partecipazione, solidarietà e pluralismo per il conseguimento di finalità di carattere sociale, civile, culturale, di ricerca etica e spirituale, promosse dai cittadini costituiti in forma associativa. Dalle slide abbiamo estrapolato: “Sono considerate Associazioni di promozione sociale le Associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali cura l’attuazione delle disposizioni normative volte al riconoscimento e al sostegno dell’associazionismo liberamente costituito e dei suoi interventi operativi nel sociale”.

In sintesi, ha detto Domenico Ricca, questi nuovi soggetti politici devono essere “senza scopo di lucro, no profit ma soprattutto devono agire secondo quattro criteri fondamentali: professionalità, efficienza, efficacia e qualità”.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa