Un tasso di fecondità in crescita e un aumento della speranza di vita. Queste le tendenze mostrate dal terzo rapporto sulla demografia nell’Unione Europea, pubblicato da Eurostat.
Radio Vaticana - Nel territorio dell’Unione, riporta l’agenzia Sir, il tasso di fecondità medio è di 1,60 figli per donna, a conferma della tendenza positiva inaugurata nel 2003 (1,47). Tra i 27 Paesi membri solo Portogallo, Malta e Lussemburgo non hanno visto crescere il loro numero di nati. Notevoli passi avanti nella natalità si riscontrano invece in Bulgaria, Repubblica ceca, Slovenia e Lituania. I tassi di fecondità più elevati - dati 2009 - si registrano però in Irlanda (2,07), Francia (2,00), Regno Unito (1,96), Svezia (1,94), mentre in assoluto i dati più bassi si verificano invece in Lettonia (1,31), Ungheria e Portogallo (1,32), Germania (1,36). Eurostat segnala inoltre che “negli ultimi cinquant’anni la speranza di vita alla nascita è aumentata nell’Ue di circa 10 anni, sia per le donne (82,4 anni) che per gli uomini (76,4). (M.R.)
Radio Vaticana - Nel territorio dell’Unione, riporta l’agenzia Sir, il tasso di fecondità medio è di 1,60 figli per donna, a conferma della tendenza positiva inaugurata nel 2003 (1,47). Tra i 27 Paesi membri solo Portogallo, Malta e Lussemburgo non hanno visto crescere il loro numero di nati. Notevoli passi avanti nella natalità si riscontrano invece in Bulgaria, Repubblica ceca, Slovenia e Lituania. I tassi di fecondità più elevati - dati 2009 - si registrano però in Irlanda (2,07), Francia (2,00), Regno Unito (1,96), Svezia (1,94), mentre in assoluto i dati più bassi si verificano invece in Lettonia (1,31), Ungheria e Portogallo (1,32), Germania (1,36). Eurostat segnala inoltre che “negli ultimi cinquant’anni la speranza di vita alla nascita è aumentata nell’Ue di circa 10 anni, sia per le donne (82,4 anni) che per gli uomini (76,4). (M.R.)
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