venerdì, maggio 13, 2011
Insieme al conflitto militare continua la guerra di propaganda: tesi, smentite e dubbi riguardano adesso un bombardamento della Nato che secondo le televisioni di Tripoli avrebbe ucciso 16 civili e il presunto ferimento del colonnello Muammar Gheddafi, negato dal governo libico.

Agenzia Misna - Le accuse all’Alleanza atlantica riguardano un bombardamento aereo avvenuto la notte scorsa nei pressi di Brega, uno snodo petrolifero sulle rive del Golfo della Sirte da alcune settimane sotto il controllo dei militari di Gheddafi. A riferire delle 16 vittime civili sono state “Al-Libya” e “Al-Jamahiriya”, due emittenti televisive veicolo delle posizioni del governo di Tripoli. Un portavoce della Nato non ha confermato né smentito, sostenendo di aver bisogno di acquisire informazioni. Di certo c’è che il 1° aprile un bombardamento dell’Alleanza aveva causato per errore la morte di nove combattenti ribelli e di quattro civili a est di Brega e che, alcuni giorni dopo, un nuovo sbaglio era costato la vita a quattro persone.

L’altra notizia della giornata, o presunta tale, riguarda lo stato di salute di Gheddafi. Oggi ne ha parlato il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, secondo il quale sarebbero “credibili” le informazioni circa un ferimento del colonnello durante un’incursione aerea e un suo successivo allontanamento da Tripoli. Della smentita ufficiale ha riferito in serata l’emittente panaraba “Al-Arabiya”.

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