martedì, maggio 10, 2011
I "liquidatori" di Fukushima in difficoltà. Saltano i i tempi della messa in sicurezza della Tepco?

Greenreport - La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha reso note oggi le 2 nuove foto che pubblichiamo che mostrano i "liquidatori" al lavoro all'interno di uno degli edifici del reattore 1. Una mostra un lavoratore con maschera e tuta protettiva e l'altra i lavoratori che entrano per la prima volta al secondo piano dell'edificio dopo l'esplosione di idrogeno successiva al terremoto/tsunami dell'11 marzo. Secondo l'azienda le radiazioni al secondo piano sarebbero tra i 40 e i 100 millisievert all'ora, ma conferma che i dati sulle radiazioni all'interno dell'edificio reattore «Lunedi mattina hanno raggiunto i 700 millisievert/ora in un punto. Altre zone registrato circa 10 millisievert/ora».

Gli alti livelli di radiazioni che sono stati rilevati nell'edificio del reattore 1 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi potrebbero portare all'interruzione dei lavori per raffreddare il reattore. La Tepco ha comunque detto che «Continua il lavoro preparatorio per riempire il containment vessel di acqua e per realizzare un circulating cooling system nel reattore».

La situazione è dunque diversa da quella che pensava l'8 maggio, al momento della riapertura della porta dell'edificio. I livelli di radioattività misurati il 9 maggio dalla Tepco nella costruzione del reattore si sono concentrati sui luoghi dove opereranno i "liquidatori", ma al primo piano, la più grande delle aree da controllare, sono stati trovati 700 millisievert all'ora.

Un bel problema visto che, dopo il disastro di Fukushima Daiichi, il governo giapponese ha innalzato il limite ammissibile di esposizione alle radiazioni in una volta per i lavoratori a 100 - 250 millisievert. Con le radiazioni presenti nell'edificio del reattore 1 i "liquidatori" di Fukushima sarebbero esposti ad un livello tale che supererebbe questo livello innalzato in circa 20 minuti.

La Tepco è disperata per questo nuovo "intoppo" e deve trovare modi per bloccare l'esposizione alle radiazioni, altrimenti i lavoratori non potranno rimanere all'interno del reattore per periodi più lunghi e tutti i progetti di mettere sotto controllo il reattore subiranno ritardi pesantissimi. Oggi ha ammesso che «Potrebbe essere necessario rallentare alcune riparazioni al reattore numero 1 a causa degli elevati livelli di radiazione» La società è preoccupato per il fatto che «Dai tubi del reattore ci sono perdite di acqua radioattiva, che contaminano l'area. I dati sono superiori a quelli accettabili per la sicurezza dei lavoratori.

Da oggi l'azienda cercherà di mettere in atto misure per ridurre i livelli di radiazione, anche installando pannelli contenenti piombo per isolare le sostanze radioattive. Intanto continuerà il controllo dei livelli della radioattività, ma avverte che l'ottimismo circolato nei giorni scorsi è fuori luogo: «Perché potrebbe essere necessario modificare i piani a seconda dei risultati».

Mentre la situazione nel reattore 1 si complica, la Teopco ha annunciato che inizierà i lavori di costruzione di tubazioni per il reattore 3, per assicurarsi che tutta l'acqua di raffreddamento che viene pompata raggiunga davvero il reattore. Dal 4 maggio nel reattore 3 vengono pompate 9 tonnellate di acqua all'ora (erano 7), per tentare di abbassare la temperatura che ha cominciato ad aumentare all'inizio di questo mese.

Ma stamattina alle ore 5,00 del Giappone la temperatura nel bottom del reattore era di 150,6 gradi, con un aumento di 34,1 gradi negli ultimi 10 giorni. La Tepco sospetta che non tutta l'acqua pompata stia raggiungendo il reattore, perché parte del flusso iniettato potrebbe essere entrato in un tubo di una derivazione. Per questo ha deciso di pompare acqua attraverso un altro tubo che era già stato usato prima per iniettare acqua nel reattore. Stamattina alle 7,00 ora del Giappone, il livello dell'acqua nel tunnel/trincea collegato al reattore 3 era di 76 centimetri, un aumento di 16 cm. negli ultimi 10 giorni. Un livello che continua a superare la soglia massima di 1 metro dalla superficie che la Tepco aveva fissato come punto di riferimento per avviare il trasferimento dell'acqua contaminata presente nell'edificio della turbina e nel tunnel del reattore 3.

I lavori per cambiare i tubi per pompare l'acqua dovrebbero iniziare oggi pomeriggio e, se tutto va liscio, il 12 maggio l'acqua dovrebbe cominciare essere iniettata nel reattore attraverso le nuove tubazioni.

I progetti della Tepco per riprendere il controllo della centrale nucleare, a partire dal raffreddamento dei reattori 1 e 3, non convincono tutti, anzi qualcuno è molto preoccupato. Tetsuo Ito, direttore dell'Istituto di ricerca sull'energia nucleare dell'università di Kinki, non è molto convinto dei lavori in corso nel reattore 1 per riempire di acqua il containment vessel.

In un'intervista a Radio Japan Tetsuo Ito spiega che «Il problema è sapere se un raffreddamento sufficiente del contaniment del reattore può essere ottenuto con questo metodo. Immagino che la temperatura del combustibile nucleare all'interno del contenimento del reattore graviti tra 400 e 500 gradi Celsius, ma che nell'acqua intorno al combustibile sia di circa 150 gradi. La temperatura dell'acqua che sarà iniettata nel containment vessel sarà probabilmente mantenuta ad una temperatura compresa tra 40 e 50 gradi. Questo vuol dire che sarà inferiore solamente di 100 gradi a quella intorno al combustibile. Se fosse molto più fredda, il containment vessel potrebbe essere raffreddato in maniera più efficace. Conseguentemente, si pone la questione di sapere se la differenza di temperatura sarà sufficientemente importante per produrre il raffreddamento sperato».

Un altro problema riguarda il container in acciaio che può raggiungere i 15 centimetri in alcuni posti. «Possiamo domandarci - continua - se il metodo di riempimento scelto permetterà un raffreddamento sufficiente . Il peso del containment vessel, che aumenterà con l'acqua iniettata, è anche un motivo di inquietudine. Il containment è raccordato attraverso delle tubazioni al dispositivo di controllo della pressione che si trova al di sotto. Le tubazioni potranno in queste condizioni supportare il peso elevato del containment vessel in caso di un potente sisma? Se le tubazioni scoppiano, l'acqua radioattiva fugge. Gli sforzi per colmare le fughe potrebbero ritardare quelli miranti a raffreddare in maniera stabile il reattore. Immagino che diversi tipi di manometri verranno installati all'interno del reattore . Dei controlli estesi di certi parametri, quali la resistenza ai sisma e dei pesi, saranno necessari durante il riempimento del containment vessel con l'acqua, per raffreddare progressivamente e senza interruizioni il contenimento del reattore».

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