Tecnici della centrale nucleare di Fukushima sono entrati oggi per la prima volta dal sisma dell'11 marzo all'interno dell'edificio del reattore numero uno per installare un sistema di ventilazione che filtrerà le particelle radioattive presenti nell'aria.
PeaceReporter - I livelli di radioattività devono infatti essere ridotti prima di poter mettere in funzione nuovi sistemi di raffreddamento. I 12 tecnici che lavoreranno nell'edificio si divideranno in gruppi di tre e faranno turni di 10 minuti in modo da non superare un'esposizione superiore a 3 millisievert, ha reso noto la Tepco, la compagnia di Tokyo che gestisce l'impianto. Due tecnici sono entrati alle ore 11.32 locali (le 4.32 in Italia), aprendo la doppia porta che collega gli edifici del reattore n.1 e della turbina. Le operazioni di oggi, che si concluderanno nel pomeriggio, prevedono l'installazione dei tubi necessari per aspirare dall'esterno l'aria contaminata, in modo da permettere ai tecnici nei prossimi giorni di rimanere più a lungo all'interno dell'edificio e riparare le apparecchiature.
Il reattore è a tutt'oggi raffreddato con sistemi di emergenza e, secondo le ultime stime della compagnia, contiene barre di combustibile nucleare danneggiate al 55 per cento. Una volta installate e messe in funzione le apparecchiature di ventilazione, il gestore elettrico conta di abbassare significativamente il livello di radioattività all'interno dell'edificio nell'arco dei prossimi tre giorni. In seguito, i tecnici torneranno nei locali dove si trova il reattore numero uno per controllare lo stato delle apparecchiature e delle tubazioni, danneggiate dall'esplosione di idrogeno del 12 marzo e dalle elevate temperature raggiunte nei giorni successivi al sisma/tsunami. Se tutto andrà come previsto, intorno alla metà del mese inizieranno i lavori per installare il nuovo sistema di raffreddamento stabile, che andrà a riciclare, dopo averla depurata mediante un trattamento chimico, l'acqua altamente contaminata proveniente dal reattore. Gli alti livelli di radioattività registrati nell'edificio hanno finora impedito ai tecnici di condurre direttamente le operazioni di emergenza. Il mese scorso, un robot inviato in perlustrazione nei locali del reattore n.1 aveva rilevato valori di radioattività tra 10 e 49 millisievert all'ora.
PeaceReporter - I livelli di radioattività devono infatti essere ridotti prima di poter mettere in funzione nuovi sistemi di raffreddamento. I 12 tecnici che lavoreranno nell'edificio si divideranno in gruppi di tre e faranno turni di 10 minuti in modo da non superare un'esposizione superiore a 3 millisievert, ha reso noto la Tepco, la compagnia di Tokyo che gestisce l'impianto. Due tecnici sono entrati alle ore 11.32 locali (le 4.32 in Italia), aprendo la doppia porta che collega gli edifici del reattore n.1 e della turbina. Le operazioni di oggi, che si concluderanno nel pomeriggio, prevedono l'installazione dei tubi necessari per aspirare dall'esterno l'aria contaminata, in modo da permettere ai tecnici nei prossimi giorni di rimanere più a lungo all'interno dell'edificio e riparare le apparecchiature.
Il reattore è a tutt'oggi raffreddato con sistemi di emergenza e, secondo le ultime stime della compagnia, contiene barre di combustibile nucleare danneggiate al 55 per cento. Una volta installate e messe in funzione le apparecchiature di ventilazione, il gestore elettrico conta di abbassare significativamente il livello di radioattività all'interno dell'edificio nell'arco dei prossimi tre giorni. In seguito, i tecnici torneranno nei locali dove si trova il reattore numero uno per controllare lo stato delle apparecchiature e delle tubazioni, danneggiate dall'esplosione di idrogeno del 12 marzo e dalle elevate temperature raggiunte nei giorni successivi al sisma/tsunami. Se tutto andrà come previsto, intorno alla metà del mese inizieranno i lavori per installare il nuovo sistema di raffreddamento stabile, che andrà a riciclare, dopo averla depurata mediante un trattamento chimico, l'acqua altamente contaminata proveniente dal reattore. Gli alti livelli di radioattività registrati nell'edificio hanno finora impedito ai tecnici di condurre direttamente le operazioni di emergenza. Il mese scorso, un robot inviato in perlustrazione nei locali del reattore n.1 aveva rilevato valori di radioattività tra 10 e 49 millisievert all'ora.
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