La Tepco rivede il suo piano e annuncia «Possibili meltdowns» anche nei reattori 2 e 3. Ad oltre due mesi dall'esplosione di idrogeno, i "liquidatori" della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono finalmente riusciti ad entrare nell'edificio del reattore 2.
GreenReport - La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha annunciate oggi che « 4 lavoratori sono stati inviati mercoledì mattina nella costruzione per controllare i livelli di radiazioni e le altre condizioni». L'azienda assicura che gli operai erano dotati di tute protettive e di bombole di aria e che «La loro esposizione alle radiazioni è stata mantenuta per ognuno tra i 3 ed i 4 millisieverts ciascuno».
Una sonda comandata a distanza era già stata inviata nel reattore 2 il 18 aprile, ma non aveva concluso nulla dato gli altissimi livelli di umidità (oltre il 90%) che avevano oscurato gli obiettivi della fotocamera e impedito al robot di procedere.
I livelli di radioattività trovasti all'interno dell'edificio del reattore 2 non sembrerebbero confortanti, visto che la Tepco ha detto che «E' necessario procedere con il nuovo piano», cioè quello annunciato ieri per raffreddare i reattori che a quanto pare, a cominciare da quello 1 dove è avvenuta sicuramente la fusione delle barre di combustibile, sarà molto più difficoltoso di quanto previsto.
Il piano prevede di riutilizzare l'acqua "decontaminata" e di farla ricircolare nei containment vessels back dei reattori per raffreddarli, prendendo atto del fallimento dell'iniezione di enormi quantità di acqua che avrebbero provocato gli sversamenti radioattivi che sono finiti nelle fondamenta degli edifici e poi da qui ai "tunnel" esterni e nell'Oceano Pacifico. La company ha spiegato che questo "circulation system" verrà applicato anche ai reattori 2 e 3, «Dove si potrebbero essere verificati meltdowns» e che spera di stabilizzarli entro la fine di luglio.
Il nuovo calendario dei lavori di "recupero" reso noto dalla Tepco riflette gli enormi problemi emersi dopo che un mese fa aveva annunciato la sua road map. L'utiity giura che intende mantenere il suo obiettivo di riprendere tra ottobre e gennaio il controllo di quello che ormai è un cadavere nucleare, ma ammette che «Numerosi problemi imprevisti sono sorti» dopo l'annuncio del suo piano iniziale.
Intanto da ieri sera nel reattore procede il lavoro 3 per spostare l'acqua altamente contaminate dall'edificio della turbine ad un impianto di stoccaggio temporaneo. La Tepco ha comunicato che da stamattina dovrebbero essere pompate fuori dall'edificio circa 130 tonnellate di acqua e che questo lavoro ridurrà di 144 centimetri il livello di acqua altamente radioattiva nell'edificio della turbina del reattore 3, che era calato di solo un centimetro prima del trasferimento».
Ma la preoccupazione più grossa viene ancora dalle barre fuse del reattore 1 che hanno danneggiato il vassel containing del reattore, provocando una grande e continua fuoriuscita di acqua contaminata che nessuno sa ancora come e dove si sia davvero infiltrata.
La Tepco ha annunciato che sta preparandosi a realizzare una struttura a Fukushima Daiichi per trattare l'acqua contaminata e prevede di iniziare a farlo a giugno. Intanto sarebbe finalmente pronta l'enorme chiatta che dovrebbe essere ancorata davanti alla centrale per stoccare acqua radioattiva nelle sue cisterne.
GreenReport - La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha annunciate oggi che « 4 lavoratori sono stati inviati mercoledì mattina nella costruzione per controllare i livelli di radiazioni e le altre condizioni». L'azienda assicura che gli operai erano dotati di tute protettive e di bombole di aria e che «La loro esposizione alle radiazioni è stata mantenuta per ognuno tra i 3 ed i 4 millisieverts ciascuno».
Una sonda comandata a distanza era già stata inviata nel reattore 2 il 18 aprile, ma non aveva concluso nulla dato gli altissimi livelli di umidità (oltre il 90%) che avevano oscurato gli obiettivi della fotocamera e impedito al robot di procedere.
I livelli di radioattività trovasti all'interno dell'edificio del reattore 2 non sembrerebbero confortanti, visto che la Tepco ha detto che «E' necessario procedere con il nuovo piano», cioè quello annunciato ieri per raffreddare i reattori che a quanto pare, a cominciare da quello 1 dove è avvenuta sicuramente la fusione delle barre di combustibile, sarà molto più difficoltoso di quanto previsto.
Il piano prevede di riutilizzare l'acqua "decontaminata" e di farla ricircolare nei containment vessels back dei reattori per raffreddarli, prendendo atto del fallimento dell'iniezione di enormi quantità di acqua che avrebbero provocato gli sversamenti radioattivi che sono finiti nelle fondamenta degli edifici e poi da qui ai "tunnel" esterni e nell'Oceano Pacifico. La company ha spiegato che questo "circulation system" verrà applicato anche ai reattori 2 e 3, «Dove si potrebbero essere verificati meltdowns» e che spera di stabilizzarli entro la fine di luglio.
Il nuovo calendario dei lavori di "recupero" reso noto dalla Tepco riflette gli enormi problemi emersi dopo che un mese fa aveva annunciato la sua road map. L'utiity giura che intende mantenere il suo obiettivo di riprendere tra ottobre e gennaio il controllo di quello che ormai è un cadavere nucleare, ma ammette che «Numerosi problemi imprevisti sono sorti» dopo l'annuncio del suo piano iniziale.
Intanto da ieri sera nel reattore procede il lavoro 3 per spostare l'acqua altamente contaminate dall'edificio della turbine ad un impianto di stoccaggio temporaneo. La Tepco ha comunicato che da stamattina dovrebbero essere pompate fuori dall'edificio circa 130 tonnellate di acqua e che questo lavoro ridurrà di 144 centimetri il livello di acqua altamente radioattiva nell'edificio della turbina del reattore 3, che era calato di solo un centimetro prima del trasferimento».
Ma la preoccupazione più grossa viene ancora dalle barre fuse del reattore 1 che hanno danneggiato il vassel containing del reattore, provocando una grande e continua fuoriuscita di acqua contaminata che nessuno sa ancora come e dove si sia davvero infiltrata.
La Tepco ha annunciato che sta preparandosi a realizzare una struttura a Fukushima Daiichi per trattare l'acqua contaminata e prevede di iniziare a farlo a giugno. Intanto sarebbe finalmente pronta l'enorme chiatta che dovrebbe essere ancorata davanti alla centrale per stoccare acqua radioattiva nelle sue cisterne.
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