giovedì, maggio 19, 2011
della nostra Federica Scorpo

Sono trascorse più di due settimane dal matrimonio dell’anno, quello tra il Principe William e Kate Middleton, evento tanto atteso in particolare dagli inglesi. Un modo per dare nuova luce alle ombre che la morte di Diana Spencer, madre del principe, ha portato con sé. Al Festival di Cannes non poteva non mancare un film che ha scosso l’opinione pubblica, “Unlawful killing”, un film-documentario che ha voluto raccontare l’inchiesta su quel tragico incidente che strappò la vita alla tanto amata Lady Diana. L’evento che tanto sconvolse l’opinione pubblica vide la morte di Diana insieme a Dodi al Fayed in un incidente d’auto il 30 agosto del 1997. Dopo anni d’indagini l’esito fu appunto “unlawful killing”, cioè assassinio. Quello che voleva essere considerato un incidente, una fatalità, non convinse nessuno. Le indagini nel 2007 non portarono ad alcun colpevole ma a questa conclusione.

Il film presentato al Festival di Cannes ricostruisce attraverso interviste e immagini la notte in cui Diana, ormai separata dal principe Carlo, perde la vita insieme a Dodi, il suo nuovo compagno. Keith Allen, regista del film, ripercorre l’orizzonte che si aprì da quella tragedia: menzogne, ipocrisie e reticenze di una monarchia che non aveva mai accettato Diana. In particolare, la tesi ripercorsa è la più conosciuta: la monarchia non accettava che Diana sposasse Dodi e, soprattutto, che un musulmano potesse diventare fratellastro di William: alcune fonti dichiararono infatti che Diana aspettasse già un bambino dal nuovo compagno. Troppo per la monarchia!

Secondo questa tesi, l’incidente fu orchestrato dai servizi segreti attraverso un piano per far schiantare l’auto di Diana nel sottopassaggio di una strada parigina, circondandola da alcune moto e da una Fiat bianca. Tesi confermata da una lettera scritta tre anni prima da Diana al suo maggiordomo in cui raccontava che i reali stavano progettando un incidente stradale per toglierla di mezzo e confermata anche da testimoni presenti quella notte nel sottopassaggio in cui avvenne la tragedia. Sia la tempistica dell’accaduto che alcuni dati oggettivi confermarono questa tesi: un’ora e quarantacinque per portarla in ospedale (Diana era ancora viva), 58 errori procedurali nell’autopsia e la velocità con cui è stata ripulita la scena della tragedia prima che si potessero effettuare i rilievi.

Il matrimonio di William e Kate, celebrato nella Chiesa dove avvenne il funerale della madre e non quella dove sposò Carlo, ha fatto riemergere il suo ricordo e la speranza che Kate possa ridare splendore alla monarchia dopo la perdita di Diana e dopo la scoperta che quello di Diana fu un assassinio progettato a opera d’arte probabilmente per evitare un grande scandalo. Ma, come testimonia anche il film-documentario presentato al Festival di Cannes, alla fine lo scandalo emerse comunque.

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