“Ho sentito da alcuni resoconti di stampa e delle associazioni umanitarie che è stata notata una strana cadenza negli sbarchi a Lampedusa, che sembrano avvenire a ritmi regolari ogni cinque giorni: c’é dietro un’organizzazione?”
Agenzia Misna - La preoccupazione è stata espressa stamani dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana, in partenza dall’aeroporto di Lampedusa dopo la sua visita sull’isola a seguito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei).
Il timore è che sull’altra sponda del Mediterraneo, in particolare in Libia, ci possano essere “organizzazioni che speculano sulla disperazione della gente, preparando la partenza di grossi contingenti in momenti prefissati. E’ una tragedia che continua” ha aggiunto il cardinal Romeo.
Dall’isola siciliana dove si è recato ieri in visita, il cardinal Bagnasco ha lodato l’accoglienza dei migranti da parte dei lampedusani: “Un’accoglienza fatta di gesti semplici è un esempio per quanti parlano molto e fanno poco” ha detto il presidente della Cei nella sua omelia. Le situazioni gravi come l’emergenza migranti rappresentano “un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa, per misurare sé stessa, per verificare le proprie intenzioni, per costruire il suo volto nel mondo. L’Europa – ha aggiunto il porporato – ha una grande opportunità di essere sulla via della vera unità, che è più profonda della via dell’unificazione: quella tocca le giuste procedure, questa plasma l’anima dei popoli”.
La notte scorsa sono sbarcati sull’isola 208 nuovi migranti, tra cui 25 donne e tre bambini, provenienti dalla Libia. Tutti, in buona salute, sono stati trasferiti al Centro di prima accoglienza di Lampedusa.
Agenzia Misna - La preoccupazione è stata espressa stamani dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana, in partenza dall’aeroporto di Lampedusa dopo la sua visita sull’isola a seguito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei).
Il timore è che sull’altra sponda del Mediterraneo, in particolare in Libia, ci possano essere “organizzazioni che speculano sulla disperazione della gente, preparando la partenza di grossi contingenti in momenti prefissati. E’ una tragedia che continua” ha aggiunto il cardinal Romeo.
Dall’isola siciliana dove si è recato ieri in visita, il cardinal Bagnasco ha lodato l’accoglienza dei migranti da parte dei lampedusani: “Un’accoglienza fatta di gesti semplici è un esempio per quanti parlano molto e fanno poco” ha detto il presidente della Cei nella sua omelia. Le situazioni gravi come l’emergenza migranti rappresentano “un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa, per misurare sé stessa, per verificare le proprie intenzioni, per costruire il suo volto nel mondo. L’Europa – ha aggiunto il porporato – ha una grande opportunità di essere sulla via della vera unità, che è più profonda della via dell’unificazione: quella tocca le giuste procedure, questa plasma l’anima dei popoli”.
La notte scorsa sono sbarcati sull’isola 208 nuovi migranti, tra cui 25 donne e tre bambini, provenienti dalla Libia. Tutti, in buona salute, sono stati trasferiti al Centro di prima accoglienza di Lampedusa.
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