Il summit mondiale degli otto grandi riuniti in Francia, ospiterà alcuni rappresentanti africani e sarà anticipato da un vertice su internet
PeaceReporter - Il G8 francese che da giovedì riunirà i capi di Stato e di governo degli otto Paesi più industrializzati del mondo, è stato anticipato oggi dalla prima edizione dell'eG8: un summit organizzato, e fortemente voluto, dal presidente francese Nicolas Sarkozy per riunire istituzioni ed esperti del settore sulle regolamentazioni di internet. Sulle pagine del sito eg8forum.com, gli organizzatori specificano che l'evento ospiterà "conferenze multiple e discussioni, in modo che per la prima volta, le voci di società, pensatori e attori principali che costruiscono Internet sarà sentito ai più alti livelli della politica mondiale". L'Eliseo sembrerebbe dunque essere persuaso della necessità di una governance internazionale sul flusso dei dati in rete. Diversi analisti pensano, invece, che il presidente francese stia cercando di fare cerchio attorno alle discusse politiche di regolamentazione varate nell'aprile del 2009 dal proprio governo. La legge Hadopi, in particolare, è un provvedimento che i cittadini francesi hanno sempre avversato e che prevede la possibilità della sospensione della fornitura internet, da due mesi a un anno, per gli utenti "colpevoli" di scaricare gratuitamente file protetti da copyright. Il trend varato da Parigi è stato seguito, sempre in Europa, dalla Spagna che nel marzo dello scorso anno ha approvato la legge Sinde per la difesa della proprietà intellettuale. Ma dal palco dell'incontro, allestito nei giardini delle Tuileries, Sarkozy ha tranquillizzato i presenti sostenendo di non voler in alcun modo "cercare di controllare la rete, ma piuttosto aprire un dialogo proficuo tra governi e gli attori di Internet". Fra gli oltre mille delegati del mondo web invitati alla conferenza, ci sono il creatore di facebook Mark Zuckerberg, l'ex ceo di Google, Eric Schmidt, e l'amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos. Alla fine dei lavori è prevista la redazione di dichiarazione che verrà presentata, tra due giorni, al summit dei capi di Stato e di governo.
A prova di contestazione. Intanto in una blindatissima Deauville, nel nordest del Paese, le misure di sicurezza rendono impensabile ogni tipo di manifestazione da parte del popolo anti-G8 che ogni anno si riunisce nel contro-vertice. Il suo slogan per questa edizione è: "Fuori il G8, prima i popoli, no alla finanza". Migliaia di manifestanti lo hanno proposto pacificamente sabato scorso a Le Havre, loro quartier generale. Portarlo a Deauville non sarà altrettanto facile visto che le autorità hanno previsto il dispiegamento di oltre 12 mila uomini, scelti fra agenti di polizia, gendarmeria e soldati dell'esercito. A loro toccherà presidiare la zona rossa, un'area di 35 chilometri per 15, riservata al movimento delle auto blu. Per quanto riguarda la difesa dello spazio aereo, la decisione è stata quella di creare una "no fly zone" pattugliata da tre droni radiocomandati.
L'altra prima volta. Quella dell'eG8 non è l'unica novità prevista nel sesto G8 di presidenza francese. In relazione ai temi da affrontare durante le sedute, l'Eliseo ha deciso di rilasciare inediti inviti ai capi di tre Stati africani, Costa D'Avorio, Niger e Guinea, e ai rappresentanti di Algeria, Egitto, Etiopia, Nigeria, Senegal e Sud Africa. All'ordine del giorno due i punti principali: la situazione dei Paesi del Maghreb e la loro stabilizzazione democratica, da una parte, e le politiche da adottare sul nucleare dopo la tragedia di Fukushima, dall'altra. Prima dell'inizio dei lavori il presidente Sarkozy ha annunciato che durante il vertice terrà incontri bilaterali con il presidente statunitense Barack Obama, quello russo Dmitri Medvedev e con il premier britannico David Cameron.
PeaceReporter - Il G8 francese che da giovedì riunirà i capi di Stato e di governo degli otto Paesi più industrializzati del mondo, è stato anticipato oggi dalla prima edizione dell'eG8: un summit organizzato, e fortemente voluto, dal presidente francese Nicolas Sarkozy per riunire istituzioni ed esperti del settore sulle regolamentazioni di internet. Sulle pagine del sito eg8forum.com, gli organizzatori specificano che l'evento ospiterà "conferenze multiple e discussioni, in modo che per la prima volta, le voci di società, pensatori e attori principali che costruiscono Internet sarà sentito ai più alti livelli della politica mondiale". L'Eliseo sembrerebbe dunque essere persuaso della necessità di una governance internazionale sul flusso dei dati in rete. Diversi analisti pensano, invece, che il presidente francese stia cercando di fare cerchio attorno alle discusse politiche di regolamentazione varate nell'aprile del 2009 dal proprio governo. La legge Hadopi, in particolare, è un provvedimento che i cittadini francesi hanno sempre avversato e che prevede la possibilità della sospensione della fornitura internet, da due mesi a un anno, per gli utenti "colpevoli" di scaricare gratuitamente file protetti da copyright. Il trend varato da Parigi è stato seguito, sempre in Europa, dalla Spagna che nel marzo dello scorso anno ha approvato la legge Sinde per la difesa della proprietà intellettuale. Ma dal palco dell'incontro, allestito nei giardini delle Tuileries, Sarkozy ha tranquillizzato i presenti sostenendo di non voler in alcun modo "cercare di controllare la rete, ma piuttosto aprire un dialogo proficuo tra governi e gli attori di Internet". Fra gli oltre mille delegati del mondo web invitati alla conferenza, ci sono il creatore di facebook Mark Zuckerberg, l'ex ceo di Google, Eric Schmidt, e l'amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos. Alla fine dei lavori è prevista la redazione di dichiarazione che verrà presentata, tra due giorni, al summit dei capi di Stato e di governo.
A prova di contestazione. Intanto in una blindatissima Deauville, nel nordest del Paese, le misure di sicurezza rendono impensabile ogni tipo di manifestazione da parte del popolo anti-G8 che ogni anno si riunisce nel contro-vertice. Il suo slogan per questa edizione è: "Fuori il G8, prima i popoli, no alla finanza". Migliaia di manifestanti lo hanno proposto pacificamente sabato scorso a Le Havre, loro quartier generale. Portarlo a Deauville non sarà altrettanto facile visto che le autorità hanno previsto il dispiegamento di oltre 12 mila uomini, scelti fra agenti di polizia, gendarmeria e soldati dell'esercito. A loro toccherà presidiare la zona rossa, un'area di 35 chilometri per 15, riservata al movimento delle auto blu. Per quanto riguarda la difesa dello spazio aereo, la decisione è stata quella di creare una "no fly zone" pattugliata da tre droni radiocomandati.
L'altra prima volta. Quella dell'eG8 non è l'unica novità prevista nel sesto G8 di presidenza francese. In relazione ai temi da affrontare durante le sedute, l'Eliseo ha deciso di rilasciare inediti inviti ai capi di tre Stati africani, Costa D'Avorio, Niger e Guinea, e ai rappresentanti di Algeria, Egitto, Etiopia, Nigeria, Senegal e Sud Africa. All'ordine del giorno due i punti principali: la situazione dei Paesi del Maghreb e la loro stabilizzazione democratica, da una parte, e le politiche da adottare sul nucleare dopo la tragedia di Fukushima, dall'altra. Prima dell'inizio dei lavori il presidente Sarkozy ha annunciato che durante il vertice terrà incontri bilaterali con il presidente statunitense Barack Obama, quello russo Dmitri Medvedev e con il premier britannico David Cameron.
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