giovedì, maggio 05, 2011
Nel 2100 il pianeta avrà 10,1 miliardi di esseri umani

Greenreport - Secondo il rapporto "World Population Prospects - The 2010 Revision" presentato dal Dipartimento affari economici e sociali dell'Onu, «Delle nuove proiezioni porterebbero la popolazione mondiale a 10,1 miliardi di persone nel 2100. Nel 2050, la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere la cifra di 9,3 miliardi, cioè un aumento di circa 2,3 miliardi di persone nei prossimi 40 anni». Gli esperti dell'Onu spiegano che «Le variazioni nei calcoli della fertilità possono produrre proiezioni differenti sul lungo termine».

Il risultati del "World Population Prospects - The 2010 Revision" sono stati presentati da Hania Zlotnik, direttrice della divisione popolazione del Dipartimento affari economici e sociali dell'Onu, che ha spiegato: «Per condurre questo lavoro, la Divisione della popolazione ha lavorato a partire da una nuova metodologia di simulazione molto più complessa di quella utilizzata nel passato per produrre più di 100.000 possibili traiettorie dell'evoluzione dei tassi di fecondità di ogni Paese. I risultati presentati oggi si basano sul valore mediano di queste traiettorie».

Secondo il rapporto «Il 42% della popolazione mondiale vive nei Paesi a basso tasso di fertilità, dove le donne non hanno abbastanza bambini perché ogni donna sia rimpiazzata da una figlia. I Paesi a forte tasso di fertilità sono principalmente in Africa (39) ma anche in Asia (9), in Oceania (6) e in America Latina (4). I Paesi meno fertili sono l'insieme dei Paesi europei, 19 Paesi si 51 in Asia, 14 Paesi su 39 nel continente americano, due in Africa (Mauritania e Tunisia) ed uno solo in Oceania (Australia)».

I Paesi a tasso di fertilità intermedia, comprendono India, Usa, Messico ed Egitto; i Paesi a basso tasso di fecondità oltre all'intera Europa comprendono anche Cina, Brasile e la Federazione della Russia.

Secondo gli esperti dell'Onu «Solo i Paesi che hanno un tasso di fertilità elevata vedranno la loro popolazione continuare ad aumentare dopo la fine del secolo. Le proiezioni mediane prevedono che I Paesi a bassa fertilità raggiungeranno il loro picco intorno al 2030, prima di declinare progressivamente».

La nuova metodologia utilizzata divide i Paesi in tre categorie di fertilità: bassa, intermedia ed elevata. Quelli a tasso di fertilità elevata, cioè più di 1,5 bambini per donna, che oggi rappresentano solo il 18% della popolazione mondiale, nel 2100 potrebbero arrivare ad oltre il 42%, con una popolazione che esploderebbe dagli odierni 1,2 miliardi a 4,2 miliardi nel 2100.

La Zlotnik ha spiegato ai giornalisti che le stime del rapporto «Si basano sul postulato che i tassi di fecondità declineranno in tutto il mondo entro il 2100. Se questo non fosse il caso, e se i tassi attuali restassero sensibilmente gli stessi, la popolazione mondiale supererebbe la cifra enorme di 22 miliardi nel 2100! Ma, anche se riteniamo l'ipotesi bassa, la popolazione mondiale dovrebbe più che raddoppiare entro il 2100. Delle leggere variazioni del tasso di fecondità possono avere un grande impatto a lungo termine sulla popolazione mondiale. In effetti, nell'ipotesi alta, che si basa su un tasso di fecondità di 0,5 bambini in più per donna in rapporto all'ipotesi mediana, la popolazione mondiale raggiungerebbe 10,6 miliardi nel 2050 e 15,8 nel 2100; mentre nell'ipotesi bassa (0,5 bambini di meno per donna), queste cifre sarebbero di 8,1 miliardi nel 2050 e 6,2 miliardi nel 2100, il che segnerebbe un declino della popolazione mondiale nel corso della seconda metà del secolo».

La direttrice della divisione popolazione dell'Onu ha anche sottolineato che «Se, secondo le stime, la popolazione dei Paesi a basso tasso di fecondità ed a tasso di fecondità intermedia raggiungeranno un picco, poi declineranno prima della fine del secolo, i Paesi a tasso di fecondità elevata vedranno la loro popolazione aumentare lungo tutto questo periodo, il che significa che anche se il loro tasso di fecondità venisse ad abbassarsi, resterebbero al di là della soglia di rimpiazzo della loro popolazione. In tutti i casi delle proiezioni, assisteremo ad un invecchiamento della popolazione nelle tre categorie di Paesi e ad un aumento della speranza di vita».

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