mercoledì, maggio 25, 2011
Dopo il dramma della piccola Elena, l’opinione pubblica, così come il cuore delle persone, si è divisa a metà. Tra innocentisti e colpevolisti, rimane il dramma di una famiglia e la necessità di una profonda riflessione sulle sue cause. In questi giorni, come riporta la stampa, ci sono stati almeno quattro casi di abbandono di minori che fortunatamente hanno avuto un lieto fine, almeno per i bambini.

della nostra Federica Scorpo

In provincia di Roma una coppia dimentica la figlia in una campagna dopo un pic-nic con amici. La coppia torna a Roma, a casa, senza la bambina, che fortunatamente ha incontrato nella sua strada un carabiniere che, vedendola sola, ha cercato di rintracciare i suoi genitori. Genitori che potrebbero essere accusati di abbandono di minore.
Lo stesso giorno esce sull’Ansa un’altra notizia: siamo a Bergamo e una coppia lascia due bambini in macchina, di uno e tre anni, in un parcheggio di un supermercato. L’allarme è lanciato dai clienti del supermercato che hanno avvisato subito i carabinieri: denunciati per abbandono di minore.

Di ieri è il caso di un bimbo di tre mesi trovato chiuso dentro una macchina nel parcheggio di un supermercato a Cornegliano Caudanese. I clienti del supermercato si sono accorti del pianto del bambino, hanno spaccato il vetro della macchina e chiamato i carabinieri salvandolo. I carabinieri hanno infatti dichiarato che la macchina aveva già raggiunto 50° gradi di temperatura. E i genitori dov’erano? Anche loro dentro il supermercato. Infine, a Treviso un padre cinese ha chiuso in casa il figlio di cinque anni per andare a lavoro: anche per lui denuncia di abbandono di minore.

I casi di abbandono volontario e non sono più numerosi di quel che sembra. Stress, stanchezza, lavoro, vite difficili, tutto insomma contribuisce a far sì che i bambini siano spesso in pericolo. D'altronde, anche per i genitori questi non sono tempi facili, come abbiamo già detto in un nostro precedente articolo. Ma è necessaria una riflessione da parte di tutti, se non vogliamo che l’elenco delle stragi si allunghi…

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