lunedì, maggio 23, 2011
della nostra Federica Scorpo

«Quello che è capitato a lui può capitare ad ognuno di noi, perché non ci si ferma mai», così in un comunicato stampa Chiara Sciarrini giustifica il marito. E’ il caso di Elena, la bimba dimenticata in macchina dal padre per cinque ore sotto il sole e che, dopo essere entrata in coma e aver lottato tra la vita e la morte, alla fine non ce l'ha fatta. E’ il dramma del rapporto odierno tra genitori e figli: genitori presi da se stessi e dal proprio lavoro e figli costretti ad aspettare per avere un po’ d’attenzione. E’ purtroppo il dramma dei tempi moderni, dove si corre dietro una società che non dà tempo di respirare. Ma è davvero colpa della società? O non siamo più pronti a fare i genitori? E cosa succede alle famiglie?

Il 18 maggio la piccola Elena, di ventidue mesi, doveva andare all’asilo accompagnata dal padre, che invece di portarla a destinazione, cambia strada e prosegue per il luogo di lavoro. Dopo cinque ore di lavoro torna in macchina e terrorizzato scopre che la bambina è rimasta in macchina sotto il sole: la trova naturalmente priva di sensi. Sarà accusato di abbandono di minore o forse omicidio colposo.
Elena è morta sabato scorso e oggi i suoi organi hanno salvato altri bambini, mentre i genitori vivono il dramma di essere in qualche modo responsabili della scomparsa della loro bambina. Si può dimenticare una figlia? Forse sì, forse per poco, forse ad un certo punto si dovrebbe rinvenire dall’alienazione di questa vita moderna e frenetica, forse dovremmo ritornare a noi stessi e cambiare la scala dei valori. Forse i figli, bambini e adolescenti che siano, dovrebbero tornare in cima alla scala dei valori. Forse invece di correre senza guardare indietro, dovremmo voltarci ogni tanto per vedere cosa stiamo lasciando…


Per approfondire potete leggere la seconda parte di questo articolo qui:
Quando i genitori dimenticano i figli… o li abbandonano

Sono presenti 11 commenti

Romalive ha detto...

no, non si puo' dimenticare una figlia. Mi scuso se questa mia affermazione offendera' qualcuno, ma a me questo padre sembra essere al top della classifica dei padri sbadati. Quante volte tra donne ci lamentiamo che il marito ha dimenticato questo o quello anche cose importanti. Ecco con lui siamo arrivati al massimo del minimo. Elena e' una martire dell'educazione sbagliata che in questo paese viene data ai figli maschi, un modello che per tendenza li solleva da ogni qualsiasi incarico che vada oltre lo studio o il lavoro. Una forma di educazione che rende gli uomini menomati in qualche modo perche' privati della possibilita' di agire a 360 gradi. Spesso un uomo infatti non puo' fare piu' di due cose contemporaneamente e questo perche' ha sempre intorno a se una mamma e una zia prima e poi una moglie e una figlia sopo, che per lui toglieranno le castagne dal fuoco. Mediatiamo e cambiamo.

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere se l'autrice di questo articolo ha figli o no. E' facile condannare e gettare la croce addosso a una persona che una croce da portare ce l'ha già, e molto pesante. Penso che nessuna condanna possa ricevere sarà peggiore di quella che ha già, sentirsi in colpa per tutta la vita per quel che è accaduto. Gli altri lo perdoneranno forse, ma sarà lui a non perdonarsi.
Quindi penso che la cosa più giusta sarebbe un pò di umana pietà, e non emettere giudizi o cercare di fare bella figura con frasi ad effetto.. Non sappiamo niente di quest'uomo, se la notte dormiva, quali carichi di lavoro doveva sopportare, che grado di stress sosteneva, con il pensiero della moglie che aspettava il secondo figlio, e tutto il resto del suo vissuto che noi ignoriamo. Quindi piano con le parole, e un pò di riflessione e di rispetto in più. La moglie lo definisce un ottimo padre, non uno che mette al primo posto il lavoro..

Anonimo ha detto...

Non so se l'autrice ha figli, io si e credo che sia la responsabilità più grande che un adulto possa prendere, è una responsabilità che non ammette ripensamenti,distrazioni, omissioni e in pochi capiscono lo spessore del ruolo; chi giustifica questi errori percepisce i bambini come propri accessori che possono anche, in casi estremi, venire dopo altro.Persone relativiste, superficiali, e di un'altra cosa sono sicura: la distrazione non è punibile per legge e non è causa di morte neonatale, l'abbandono di minore si, l'incuria oltre ogni limite si, e credo ci si debba indignare, lo credo proprio doveroso verso tutti i bimbi che quando ci guardano hanno sempre quell'ingenuità nello sguardo che dice: sono nelle tue mani...e in che mani, per fortuna c'è ancora chi si indigna, le parole della madre sono agghiaccianti: "può capitare a ognuno di noi" no, per fortuna no.

Anonimo ha detto...

Odio sentire gente che lancia sentenze ed emette verdetti credendosi genitore modello, vergognatevi di quanta cattiveria avete dentro e di quanto poca soliDARIETà SIETE DOTATI.
Questo uomo, questo padre ogni giorno dovrà fare i conti con la prpria coscienza e solo lui sa come passerà il resto della vita è una distrazione perdonabile, è una distrazione che è stata fatale ma non lo si può condannare perchè anche se lui è vivo la sua anima sarà morta con la sua bambina. Invidio questa donna, è una santa, è una grande donna perchè ora la sua vicinanza forse in questo mare burrascoso di dolore sarà l unica ancora per il marito, che si sentirà la causa della scomparsa della propria bambina, Guardatevi ddentro e tirate fuori un po' di sensibilità e solidarietà. é per colpa di persone come voi che in questo mondo non c'è comprensìone.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti l'articolo non era un rimprovero al padre della bambina ma al modo in cui viviamo oggi molto distratti e sempre di corsa, perdendoci tante cose per strada. Ognuno ha i suoi punti di vista ma comunque è morta una bambina e i casi di cronaca la dicono lunga sul fatto che bambini e minori non sono tutelati come dovrebbero. L'errore umano ci sta ma il punto dell'articolo è riflettere sul proprio stile di vita. Federica

Anonimo ha detto...

La Redazione ringrazia tutti i lettori che cortesemente e con educazione lasciano commenti ai nostri articoli. Nel caso in cui tali ed eventuali commenti risultino essere lesivi dell'immagine della rivista e dei nostri redattori, la Redazione provvederà immediatamente alla cancellazione del commento offensivo. Inoltre esso verrà segnalato come spam. Invitiamo gentilmente i lettori a firmare i propri commenti.
cordialmente.
La Redazione di LPL.

La Redazione ha detto...

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Anonimo ha detto...

Cari lettori vi invito a leggere la seconda parte di questo articolo appena pubblicato dal titolo "Quando i genitori dimenticano i figli...o li abbandonano", credo sia interessante per approfondire insieme quest'argomento. Federica

Anonimo ha detto...

non giudicate se non volete essere giudicati,pensate che questo padre avra' il rimorso per tutta la sua vita,lui e' morto quel giorno insieme alla figlia,chi non ha figli non puo' capire.percio' prima di giudicare fate prima un esame di coscienza.

Anonimo ha detto...

Non sta a nessuno di noi giudicare ma è giusto che ognuno esprima la sua opinione. Non è un momento facile per tutti, bambini, genitori, figli e ragazzi. Questi episodi ne sono una testimonianza. Federica

Anonimo ha detto...

i genitori che dimenticano i figli in auto non gli amano , la polizia dovrebbe ritirare per sempre la patente

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